Stamattina mi ero messa al lavoro. Perché non è vero che ho smesso il sei gennaio, o meglio ci ho provato, ma non ci sono riuscita.
Non che mi ammazzi di fatica, sia chiaro, ma lo stop che mi ero imposta, lungo un tempo indeterminato, mi rendeva più bizzosa di Paperino.
Quindi mi è toccato riprendere a lavorare.
Però nel frattempo avevo perso quel po' di allenamento che mi ero costruita e quindi mi tocca ricominciare da capo.
Tutto questo è colpa di quella scellerata di TT.
Ad ogni modo ho capito una cosa fondamentale. Che il lavoro non serve per la creazione in sé, ma per il piacere di poter dire che non ne ho voglia. Perché se nelle giornate non c'è qualcosa da scansare non c'è gusto.
Che sia un tipo di gusto perverso è evidente, ma fare finta che non ci sia non serve a niente.
Quindi lavorare e potermi lamentare è il top.
Ma non solo. È l'unico vero modo per godere del panciolle.
Un panciolle non è panciolle se non è seriamente minacciato.
Ad ogni modo, stamattina ho lavorato un pochino e mi è servito per ricordarmi del sacro proposito del 2017. Acquistare un'amaca da appendere in casa. E stavolta vado fino in fondo.
Mi ero bloccata pensando a dove avrei potuto trovarne una nella talpacity, ma poi mi sono ricordata che le nostre city sono nel web e allora ho trovato tutto il trovabile dal signor Amazon.
A questo punto non mi resta che definire i particolari, i fissaggi per non finire col cullino sul tappeto e un'amaca nuova fiammante entrerà a far parte stabilmente della talpa tana.
Inutile dire che la cosa mi dà tanto, ma proprio tanto.
E credo che se oggi non mi fossi messa in testa di lavorare non sarei arrivata a tale, grandiosa consapevolezza.
Non che mi ammazzi di fatica, sia chiaro, ma lo stop che mi ero imposta, lungo un tempo indeterminato, mi rendeva più bizzosa di Paperino.
Quindi mi è toccato riprendere a lavorare.
Però nel frattempo avevo perso quel po' di allenamento che mi ero costruita e quindi mi tocca ricominciare da capo.
Tutto questo è colpa di quella scellerata di TT.
Ad ogni modo ho capito una cosa fondamentale. Che il lavoro non serve per la creazione in sé, ma per il piacere di poter dire che non ne ho voglia. Perché se nelle giornate non c'è qualcosa da scansare non c'è gusto.
Che sia un tipo di gusto perverso è evidente, ma fare finta che non ci sia non serve a niente.
Quindi lavorare e potermi lamentare è il top.
Ma non solo. È l'unico vero modo per godere del panciolle.
Un panciolle non è panciolle se non è seriamente minacciato.
Ad ogni modo, stamattina ho lavorato un pochino e mi è servito per ricordarmi del sacro proposito del 2017. Acquistare un'amaca da appendere in casa. E stavolta vado fino in fondo.
Mi ero bloccata pensando a dove avrei potuto trovarne una nella talpacity, ma poi mi sono ricordata che le nostre city sono nel web e allora ho trovato tutto il trovabile dal signor Amazon.
A questo punto non mi resta che definire i particolari, i fissaggi per non finire col cullino sul tappeto e un'amaca nuova fiammante entrerà a far parte stabilmente della talpa tana.
Inutile dire che la cosa mi dà tanto, ma proprio tanto.
E credo che se oggi non mi fossi messa in testa di lavorare non sarei arrivata a tale, grandiosa consapevolezza.