Dunque.
Ho appena scoperto che c'è il wifi dappertutto.
Ora, io nella mia tana ce l'ho, quindi non dovrebbe avere questo effetto sconvolgente su di me.
E invece ce l'ha.
Connettersi liberamente dove prima non si poteva non è mica come una cosa che a casa tua puoi fare tranquillamente.
È come potere andare in bagno dappertutto senza dover prendere un cappuccino (sebbene questo per me non sia affatto un sacrificio), come cucinarsi un uovo al tegamino per strada, come andare in giro in mutande e maglietta, come bere un bicchiere di coca sprofondati sul divano coi piedi sul tavolino, come salire sugli alberi dove, fino a pochi giorni fa, di alberi non ce n'erano, come poter comprare una gassosa nel deserto del Sahara, come poter parlare a tu per tu con Paperino in persona (sarebbe la felicità più grossa della mia vita), come avere con sé la cesta dei giocattoli e poterla portare ovunque senza dover fare un grande sforzo, anzi punto, come sentire che siamo in mezzo a tutto ma proprio tutto e se non ne approfittiamo è solo perché non ne abbiamo voglia e non perché non possiamo, come sentire che l'aria è un po' più piena di tante cose che non si vedono ma ci sono e sono apparse all'improvviso e sono un regalo, come sentirsi più gioiosi perché 'la possibilità di' è davvero una gran cosa.
E quindi è proprio da questa possibilità che ora sto scrivendo e lasciatemelo dire, non ha lo stesso sapore che farlo a casa mia.
Ho appena scoperto che c'è il wifi dappertutto.
Ora, io nella mia tana ce l'ho, quindi non dovrebbe avere questo effetto sconvolgente su di me.
E invece ce l'ha.
Connettersi liberamente dove prima non si poteva non è mica come una cosa che a casa tua puoi fare tranquillamente.
È come potere andare in bagno dappertutto senza dover prendere un cappuccino (sebbene questo per me non sia affatto un sacrificio), come cucinarsi un uovo al tegamino per strada, come andare in giro in mutande e maglietta, come bere un bicchiere di coca sprofondati sul divano coi piedi sul tavolino, come salire sugli alberi dove, fino a pochi giorni fa, di alberi non ce n'erano, come poter comprare una gassosa nel deserto del Sahara, come poter parlare a tu per tu con Paperino in persona (sarebbe la felicità più grossa della mia vita), come avere con sé la cesta dei giocattoli e poterla portare ovunque senza dover fare un grande sforzo, anzi punto, come sentire che siamo in mezzo a tutto ma proprio tutto e se non ne approfittiamo è solo perché non ne abbiamo voglia e non perché non possiamo, come sentire che l'aria è un po' più piena di tante cose che non si vedono ma ci sono e sono apparse all'improvviso e sono un regalo, come sentirsi più gioiosi perché 'la possibilità di' è davvero una gran cosa.
E quindi è proprio da questa possibilità che ora sto scrivendo e lasciatemelo dire, non ha lo stesso sapore che farlo a casa mia.
No comments:
Post a Comment