Thursday, September 12, 2013

Accade che.

La talpa prenda un cappuccino (nulla di nuovo) in un bar, col sole che le scalda le spalle e anche se è bello e tutto quanto ne farebbe anche a meno, perché fa un caldo bestia.
Accade però che se ti piazzi nel tavolino vicino alle grate che buttano fuori aria fredda, se ti gocciola il naso si trasforma in una stalattite, o forse è una stalagmite quella che arriva dall'alto. Insomma ti trasformi in un pinguino. Quindi questo posto non è termoregolato, ma ciò non toglie nulla alla sua bellezza né al piacere di un cappuccio sul tavolo, assieme al mio computer e la sempre fantastica e ancora presente connessione wifi, che è una di quelle cose talmente apprezzate che arrivo sempre qui pensando di non trovarla più e credo che continuerò a pensarlo per il resto dei miei giorni, per quel viziaccio malefico di credere che le cose belle prima o poi svaniscono come neve al sole.
Non so dire se ritroverò il piacere di avere un blog. Un tempo era parte di me. Ora non lo so più.
Qui dentro c'è anche della musica, a volte piacevole e a volte molesta, ma io volendo ho gli auricolari nelle orecchie e se mi sfavollo metto in moto la mia e tanti saluti al mondo fuori.
Una ragazza e un ragazzo ciarlano nel tavolo accanto al mio e non si chetano un istante, ma hanno delle faccette simpatiche.
Il motivo per cui mi porto il computer dietro non è quello di divertirmi con il wifi ma di lavorare e quindi mi sa che ora mollo.
Ma è stato un gran piacere.


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