«Quinta posizione».
Clic, musica.
In realtà il clic non c'è, l'ipod è silenzioso e non fa punti clic e il mio maestro pare essere un fedelissimo apple. Mac, iphone, ipod.
Comunque lui, l'indios, ha avviato la musica.
Io non ero pronta. Spesso non lo sono, diciamo quasi sempre.
Di sicuro non ero in quinta, che non è la stessa cosa delle marce delle automobili. Questa si fa con i piedi. Ecco non solo non ero in quinta, non ero neppure in terza o in prima. Ero ancora a fare quei girelli che faccio nella zona della mia sbarra tra un esercizio e l'altro e anche se in genere non sono proprio pronta pronta, alle prime note di preparazione ce la faccio a piazzarmi e poi parto concentrata come se non mi fossi mai mossa di lì.
Ma l'altro giorno no.
Quindi clic, musica e di nuovo clic, cioè stop.
Ha fermato la musica, l'indios, mi ha guardato sorridendo e ha detto.
«Tu sei come una leonessa».
Certo, voleva anche dire un po' in gabbia, ma voleva dire tante cose, perché un indios capisce tante cose e non con la testa.
Io mi sono sentita un po' confusa, un po' in colpa e un po' contenta.
Perché per una talpa, sentirsi dire sei una leonessa non è per niente male, anche se ha bloccato una lezione di danza col suo ruggito silenzioso.
Clic, musica.
In realtà il clic non c'è, l'ipod è silenzioso e non fa punti clic e il mio maestro pare essere un fedelissimo apple. Mac, iphone, ipod.
Comunque lui, l'indios, ha avviato la musica.
Io non ero pronta. Spesso non lo sono, diciamo quasi sempre.
Di sicuro non ero in quinta, che non è la stessa cosa delle marce delle automobili. Questa si fa con i piedi. Ecco non solo non ero in quinta, non ero neppure in terza o in prima. Ero ancora a fare quei girelli che faccio nella zona della mia sbarra tra un esercizio e l'altro e anche se in genere non sono proprio pronta pronta, alle prime note di preparazione ce la faccio a piazzarmi e poi parto concentrata come se non mi fossi mai mossa di lì.
Ma l'altro giorno no.
Quindi clic, musica e di nuovo clic, cioè stop.
Ha fermato la musica, l'indios, mi ha guardato sorridendo e ha detto.
«Tu sei come una leonessa».
Certo, voleva anche dire un po' in gabbia, ma voleva dire tante cose, perché un indios capisce tante cose e non con la testa.
Io mi sono sentita un po' confusa, un po' in colpa e un po' contenta.
Perché per una talpa, sentirsi dire sei una leonessa non è per niente male, anche se ha bloccato una lezione di danza col suo ruggito silenzioso.
No comments:
Post a Comment