L'ho trovato!!! L'ho trovato!!!
Il mio adorato cappottino rosso.
Non solo l'ho trovato, ma è anche bellissimo.
Non l'ho ancora indossato, perché tutto è accaduto solo ieri verso le diciotto e trenta, ma già appeso assieme a tutto il resto spicca e fa la sua meravigliosa figura.
Non ci pensavo ieri, ero uscita per comprare un tubetto di colore (guarda caso rosso anche lui) e una tela. Alla fine ho comprato due tele e quattro tubetti di colore, come faccio sempre quando vado lì.
Comunque passando davanti a un negozio ho visto diverse cose rosse appese e sono entrata, nemmeno fossi un toro invece che una talpa.
Ho sbirciato, si trattava per lo più di magliette stile ultimo dell'anno e quando stavo per uscire una ragazza ha chiesto se poteva aiutarmi.
“Sto cercando un cappottino rosso”. Ho risposto.
“Ne abbiamo uno corto e uno con le maniche nere, te li faccio vedere?”
Vediamoli.
Quello con le maniche nere era orrendo, quello corto era molto carino, ma aveva un difetto, era corto, non era il mio cappotto. Sarebbe stato perfetto se solo fosse stato lungo. Mi piaceva, stavo quasi per prenderlo, ma quel 'se solo' mi bloccava. Ho deciso di pensarci sopra e sono uscita per dirigermi verso colori e tela.
Poi un indizio mi ha portato verso un negozio dove ero già stata.
Stessa domanda dalla ragazza di questo negozio, stessa domanda da parte mia, ma...risposta diversa.
“Ne ho uno bellissimo che mi è appena arrivato”.
Me l'ha fatto vedere e lo era davvero bellissimo, era il mio, era lui.
Ne ho provati altri e lei, nemmeno mi conoscesse da una vita ha detto.
“Cercavi un cappotto rosso? Questo è bellissimo, ti sta benissimo? Devi prendere questo, non l'altro e stasera secondo me sarai felicissima”.
Lo so che il suo mestiere è vendere e con me è anche piuttosto facile, però stavolta era un po' diverso.
Non solo ho trovato il mio cappottino, ma in questi tre o quattro giorni ti davano anche in regalo un orologio e anche se non uso gli orologi, questo è bellino e comunque è un regaletto arrivato assieme al mio cappottino rosso.
Col mio sacchetto, felice che sorridevo e mi veniva quasi la lacrimuccia, sì, per un cappottino rosso, mi sono diretta verso le mie tele e i miei colori e carica dei miei gioielli sono tornata a casa. Nello zaino, tanto per non farmi mancare niente, avevo anche Uack!, collezione mensile dei fumetti di Carl Barks che il mio edicolante mi aveva lanciato mentre passavo dicendomi che era arrivato, anche se nessuno gliel'aveva chiesto. Perché lui sa.
Oltre ad aver trovato quel che desideravo, due sono le lezioni che ho imparato.
Mai giocare al ribasso, nel caso specifico accontentarsi di un quasi-cappottino rosso, ma andare sempre fino in fondo.
E non era vero che non lo volevo più, la mia felicità ne è la dimostrazione, anche quella è una trappola in cui è opportuno non cadere.
Di nuovo, sempre andare fino in fondo.
Quindi, le lezioni non sono due, ma è una e è sempre la stessa.
Bisogna sempre, sempre andare fino in fondo.
Il mio adorato cappottino rosso.
Non solo l'ho trovato, ma è anche bellissimo.
Non l'ho ancora indossato, perché tutto è accaduto solo ieri verso le diciotto e trenta, ma già appeso assieme a tutto il resto spicca e fa la sua meravigliosa figura.
Non ci pensavo ieri, ero uscita per comprare un tubetto di colore (guarda caso rosso anche lui) e una tela. Alla fine ho comprato due tele e quattro tubetti di colore, come faccio sempre quando vado lì.
Comunque passando davanti a un negozio ho visto diverse cose rosse appese e sono entrata, nemmeno fossi un toro invece che una talpa.
Ho sbirciato, si trattava per lo più di magliette stile ultimo dell'anno e quando stavo per uscire una ragazza ha chiesto se poteva aiutarmi.
“Sto cercando un cappottino rosso”. Ho risposto.
“Ne abbiamo uno corto e uno con le maniche nere, te li faccio vedere?”
Vediamoli.
Quello con le maniche nere era orrendo, quello corto era molto carino, ma aveva un difetto, era corto, non era il mio cappotto. Sarebbe stato perfetto se solo fosse stato lungo. Mi piaceva, stavo quasi per prenderlo, ma quel 'se solo' mi bloccava. Ho deciso di pensarci sopra e sono uscita per dirigermi verso colori e tela.
Poi un indizio mi ha portato verso un negozio dove ero già stata.
Stessa domanda dalla ragazza di questo negozio, stessa domanda da parte mia, ma...risposta diversa.
“Ne ho uno bellissimo che mi è appena arrivato”.
Me l'ha fatto vedere e lo era davvero bellissimo, era il mio, era lui.
Ne ho provati altri e lei, nemmeno mi conoscesse da una vita ha detto.
“Cercavi un cappotto rosso? Questo è bellissimo, ti sta benissimo? Devi prendere questo, non l'altro e stasera secondo me sarai felicissima”.
Lo so che il suo mestiere è vendere e con me è anche piuttosto facile, però stavolta era un po' diverso.
Non solo ho trovato il mio cappottino, ma in questi tre o quattro giorni ti davano anche in regalo un orologio e anche se non uso gli orologi, questo è bellino e comunque è un regaletto arrivato assieme al mio cappottino rosso.
Col mio sacchetto, felice che sorridevo e mi veniva quasi la lacrimuccia, sì, per un cappottino rosso, mi sono diretta verso le mie tele e i miei colori e carica dei miei gioielli sono tornata a casa. Nello zaino, tanto per non farmi mancare niente, avevo anche Uack!, collezione mensile dei fumetti di Carl Barks che il mio edicolante mi aveva lanciato mentre passavo dicendomi che era arrivato, anche se nessuno gliel'aveva chiesto. Perché lui sa.
Oltre ad aver trovato quel che desideravo, due sono le lezioni che ho imparato.
Mai giocare al ribasso, nel caso specifico accontentarsi di un quasi-cappottino rosso, ma andare sempre fino in fondo.
E non era vero che non lo volevo più, la mia felicità ne è la dimostrazione, anche quella è una trappola in cui è opportuno non cadere.
Di nuovo, sempre andare fino in fondo.
Quindi, le lezioni non sono due, ma è una e è sempre la stessa.
Bisogna sempre, sempre andare fino in fondo.
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