Rientrata a notte fonda e eccomi già, a mezzogiorno circa, in biblioteca a scrivere.
Il titolo di questo post mi viene dalla copertina di un libro dritto davanti a me, che fa venire voglia di chiudere il computer e andare a ballare, sognare e amare.
Ma gli attentati alla mia disciplina non finiscono qui.
Non avendo trovato posto a sedere acanto agli amati fumetti di Paperino, mi sono seduta nell'unico posto libero, non molto distante da loro, dove la connessione funziona, come si può vedere da questo post e nello scaffale appiccicato a me ci sono fumetti di Zagor, altra roba che mi piace e che non leggo da un bel po'.
In tutto questo, mi è anche tornato il sonno perché ho dormito poco e mentre alle nove e mezza, quando mi sono svegliata, ero sveglia come un grillo, mi è bastato entrare in questo luogo soporifero perché le palpebre mi diventassero pesantissime.
Ora cerco di scrivere, perché vorrei rientrare nella normale vita lavorativa e poi semmai torno.
Ma la vedo dura, anzi durissima.
Il titolo di questo post mi viene dalla copertina di un libro dritto davanti a me, che fa venire voglia di chiudere il computer e andare a ballare, sognare e amare.
Ma gli attentati alla mia disciplina non finiscono qui.
Non avendo trovato posto a sedere acanto agli amati fumetti di Paperino, mi sono seduta nell'unico posto libero, non molto distante da loro, dove la connessione funziona, come si può vedere da questo post e nello scaffale appiccicato a me ci sono fumetti di Zagor, altra roba che mi piace e che non leggo da un bel po'.
In tutto questo, mi è anche tornato il sonno perché ho dormito poco e mentre alle nove e mezza, quando mi sono svegliata, ero sveglia come un grillo, mi è bastato entrare in questo luogo soporifero perché le palpebre mi diventassero pesantissime.
Ora cerco di scrivere, perché vorrei rientrare nella normale vita lavorativa e poi semmai torno.
Ma la vedo dura, anzi durissima.
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