Il mio oroscopista di fiducia dice che sto per ricevere il Talpa d'oro.
Trattasi di un premio dato a quegli sfigati che hanno sgobbato per anni senza che nessuno se li filasse. Del resto il mondo è pieno di persone così, che ricevono tali premi quando non solo sono defunti, ma forse già reincarnati due o tre volte e chissà che non siano tornati a godere dei premi travestiti da discendenti di decima generazione.
Il mio oroscopista dice che lo riceverò nelle prossime settimane. Quando dice così non specifica mai quante. I tempi che usa sono questa settimana, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, quindi poteva andarmi anche peggio.
Comunque una mattina sarò svegliata da un fascio di luce che si poserà sul letto, come fossi su un palcoscenico. Ovviamente in quel momento non lo riconoscerò come presagio di giorno glorioso ma ne sarò anche infastidita, perché anche noi esseri talposi funzioniamo così, cioè male.
Mi parerò gli occhi infastidita e come sempre andrò in cucina a fare colazione, felice per quella. Ma suoneranno alla porta e mi faranno imbizzire, quindi deciderò di non aprire. Loro insisteranno, per fortuna e io aprirò decisa a urlargliene quattro. Ma non vedrò nessuno davanti, perché il malcapitato sarà prostrato ai miei piedi e prima che io possa rendermene conto dirà:
'Onorevole talpa, io mi devo scusare con lei a nome di tutti gli abitanti dell'universo perché non abbiamo riconosciuto il suo genio. Ma per fortuna un giorno un illuminato ci ha aperto gli occhi e da allora la nostra vita è cambiata'.
'Di cosa va cianciando? Si tiri su e faccia in fretta perché ho il caffellatte nella tazza'
'Sono qui per consegnarle il prestigioso premio 'Talpa d'oro'.
'Mai sentito. Che premio è?'
'Quello degli sfigat... ehm, di coloro che hanno lavorato una vita intera senza che le loro opere venissero riconosciute come fondamentali per l'umanità'.
E mi consegnerà l'invito per ritirare il premio in una serata di gala al Talpaforum.
Io tornerò alla mia colazione con un mucchio di nuove preoccupazioni.
La prima fra tutte sarà rinnovare il mio guardaroba, perché il mio nuovo status di genio vincitrice di importanti premi richiederà dei capi di abbigliamento adeguati.
Poi dovrò trovare un posto in casa degno di ospitare la talpa d'oro e luccicante. Siccome al momento non ne vedo, minimo dovrò farmi costruire una mensolina apposita.
Poi dovrò esercitarmi a diventare una talpa famosa che riceve premi, a camminare come tale, pensare come tale, conversare come tale.
Siccome avrò molto meno tempo a disposizione dovrò sistemare tutte le cose in sospeso, tipo pagare le bollette, finire quei due o tre quadri e quei sette o otto libri, leggere i duecentocinquanta che sono in libreria e portare una volta per tutte il peso fra il primo e il secondo dito, perché se no mi toccherò rifiutare il premio. Inoltre, un simile onore richiede che io faccia almeno tre pirouettes, perché tutto è correlato, anche se non sembra.
Quindi, grazie al mio oroscopista di fiducia, l'agitazione si è impossessata di me, non dormo più sonni tranquilli e temo che giungerò a ricevere il premio con le occhiaie.
Forse avrei preferito non averlo saputo, ma tanto lui non sta mai zitto.
Andrebbe tutto a posto se riuscissi a dimenticarmene e tornare come prima, ma non è possibile, perché non è tutto come prima.
Ora sono una talpa d'oro e certe cose non si possono cambiare.
Trattasi di un premio dato a quegli sfigati che hanno sgobbato per anni senza che nessuno se li filasse. Del resto il mondo è pieno di persone così, che ricevono tali premi quando non solo sono defunti, ma forse già reincarnati due o tre volte e chissà che non siano tornati a godere dei premi travestiti da discendenti di decima generazione.
Il mio oroscopista dice che lo riceverò nelle prossime settimane. Quando dice così non specifica mai quante. I tempi che usa sono questa settimana, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, quindi poteva andarmi anche peggio.
Comunque una mattina sarò svegliata da un fascio di luce che si poserà sul letto, come fossi su un palcoscenico. Ovviamente in quel momento non lo riconoscerò come presagio di giorno glorioso ma ne sarò anche infastidita, perché anche noi esseri talposi funzioniamo così, cioè male.
Mi parerò gli occhi infastidita e come sempre andrò in cucina a fare colazione, felice per quella. Ma suoneranno alla porta e mi faranno imbizzire, quindi deciderò di non aprire. Loro insisteranno, per fortuna e io aprirò decisa a urlargliene quattro. Ma non vedrò nessuno davanti, perché il malcapitato sarà prostrato ai miei piedi e prima che io possa rendermene conto dirà:
'Onorevole talpa, io mi devo scusare con lei a nome di tutti gli abitanti dell'universo perché non abbiamo riconosciuto il suo genio. Ma per fortuna un giorno un illuminato ci ha aperto gli occhi e da allora la nostra vita è cambiata'.
'Di cosa va cianciando? Si tiri su e faccia in fretta perché ho il caffellatte nella tazza'
'Sono qui per consegnarle il prestigioso premio 'Talpa d'oro'.
'Mai sentito. Che premio è?'
'Quello degli sfigat... ehm, di coloro che hanno lavorato una vita intera senza che le loro opere venissero riconosciute come fondamentali per l'umanità'.
E mi consegnerà l'invito per ritirare il premio in una serata di gala al Talpaforum.
Io tornerò alla mia colazione con un mucchio di nuove preoccupazioni.
La prima fra tutte sarà rinnovare il mio guardaroba, perché il mio nuovo status di genio vincitrice di importanti premi richiederà dei capi di abbigliamento adeguati.
Poi dovrò trovare un posto in casa degno di ospitare la talpa d'oro e luccicante. Siccome al momento non ne vedo, minimo dovrò farmi costruire una mensolina apposita.
Poi dovrò esercitarmi a diventare una talpa famosa che riceve premi, a camminare come tale, pensare come tale, conversare come tale.
Siccome avrò molto meno tempo a disposizione dovrò sistemare tutte le cose in sospeso, tipo pagare le bollette, finire quei due o tre quadri e quei sette o otto libri, leggere i duecentocinquanta che sono in libreria e portare una volta per tutte il peso fra il primo e il secondo dito, perché se no mi toccherò rifiutare il premio. Inoltre, un simile onore richiede che io faccia almeno tre pirouettes, perché tutto è correlato, anche se non sembra.
Quindi, grazie al mio oroscopista di fiducia, l'agitazione si è impossessata di me, non dormo più sonni tranquilli e temo che giungerò a ricevere il premio con le occhiaie.
Forse avrei preferito non averlo saputo, ma tanto lui non sta mai zitto.
Andrebbe tutto a posto se riuscissi a dimenticarmene e tornare come prima, ma non è possibile, perché non è tutto come prima.
Ora sono una talpa d'oro e certe cose non si possono cambiare.
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