Monday, July 18, 2016

Incontri singolari.

A me piace girellare per il mondo e incontrare persone sconosciute, dove per girellare per il mondo intendo anche cento metri da casa e per incontrare intendo scambiare parole, non solo sguardi distratti.
Stamattina sono andata all'ufficio postale, che da tempo non mi dava più tanta soddisfazione, perché non mi capitava più di fare una coda degna di essere chiamata tale. Non che possa parlare della gloria di altri tempi, ma in confronto alle ultime esperienze in cui non facevo in tempo neppure a tirare fuori il mio libro che spuntava il mio numero  quella di stamattina era più che soddisfacente. C'è stato il tempo di girellare, di sentire qualche commento, di sedermi e vedere scorrere davanti a me molti numeri vuoti e alcuni pieni.
C'è da dire che forse a creare il fortunato ingorgo contribuiva anche un nuovo sistema per scegliere il proprio numero, che gettava un certo sconcerto tra i presenti, sconcerto a cui io non sono stata immune, visto che per capire che tipo di pulsante dovessi pigiare ho impiegato ben cinque minuti e ho dovuto chiedere conferma a un conoscente, anche se sconcertato quanto me e tutto il resto.
Mentre ero seduta si è approssimata alla mia seggiolina una signora anziana, quindi io mi sono alzata perché si accomodasse, ma non gliel'ho detto. Quando compio questi rari gesti di gentilezza li taccio per due motivi: uno è che spero che il destinatario non se ne accorga e io possa rimettermi comodamente seduta, che tanto il bel gesto ormai l'ho fatto e l'altro è che penso non sia bello sentirsi dare dell'instabile da qualcuno che vuole farti sedere e allora ritengo sia meglio stare zitta.
La signora in questione non si è affatto curata del posto libero e anzi, dopo un po' mi ha voltato le spalle e si è incamminata in direzione opposta, così io mi sono prontamente ripresa la mia seggiolina.
Alcuni istanti dopo la signora non solo è tornata, ma mi ha guardato e quindi, contrariamente alle mie abitudini, mi sono alzata indicandole il posto.
'No tesoro, ti ringrazio'
Ha detto lei con una verve del tutto in contrasto col suo aspetto.
Poi si è liberato il posto accanto al mio e si è seduta e io ho trovato tutto questo molto singolare. 
E poi ha iniziato a conversare. Era una signora che aveva un modo di parlare pacato e distinto e devo dire che le signore così, specie di una certa età, mi incantano talmente che ci passerei una giornata.
'Ci vuole un po' oggi'.
Ha detto
Sì ma c'è un bel frescolino qui
Ho replicato

Ma anche fuori si sta molto bene, non possiamo proprio lamentarci.

No no certo, ha ragione

Comprendo che il caldo forte e umido che c'è a volte sia fastidioso e pesante, anche perché sono anziana, ma a me piace tanto l'estate, per come ci si veste, perché le giornate sono lunghe e si può riposare e resta tempo per fare molte cose e poi non si può essere egoisti, pensiamo anche alle persone che aspettano tanto per godersi le ferie e spendono soldi per venire qui. Non pensiamo a loro?

Sì certo
(io non ci ho mai pensato a questi qui)

E poi in inverno, col freddo, a me si ghiaccia il sangue nelle vene, vado avanti a cortisone e non potrei mica sedermi così come ho fatto ora

...
(forse è per questo che sulle prime non si era seduta, vedi che faccio bene a stare zitta e a rimanere seduta al mio posto)

Ha visto come è cambiato tutto? Sa, la tecnologia avanza, ma non sempre rende le cose più semplici e per noi anziani in questi casi ci vorrebbe una persona all'ingresso che ci guidi, perché non tutti hanno le possibilità di capire questi cambiamenti da un giorno all'altro

È vero, anch'io ci ho messo un po' a capire
(e secondo me signora, ci ho messo ben più di lei, che mi sembra parecchio più sveglia della sottoscritta)

Ci mettono un po' gli impiegati, ma del resto sicura che faranno del loro meglio e impiegheranno il tempo necessario

Il mio numero sta facendo passi da gigante!!!
(ho esultato io)
.................

Poi il numero è arrivato e non me ne sono accorta, perché ero presa dalla signora, che mi ha detto di sbrigarmi. Sono giunta lì e il tipo mi ha detto che il mio tipo di bollettino non andava bene per quel numero e siccome ne avevo presi due di diverso tipo gli ho chiesto se poteva andare bene il secondo. Poteva andare, quindi sono tornata a sedermi vicino alla signora, felice. Che a un certo punto mi guarda e dice.

Nella  vita c'è una sola cosa che bisogna imparare: la pazienza.

A questo punto forse non ero più sicura di questa compagnia, ma ormai era fatta. Era giunto anche il numero della seconda possibilità e quindi sono andata. Quando ho finito lei si era alzata e mi ha detto.

Lo sa che a quella ragazza invece gliel'hanno preso il bollettino con quell'altro numero? Quello che le hanno rifiutato. Chissà perché...

Già, chissà perché...

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