È andata così.
Io ho detto, a tutti 'se entro l'anno non imparo le pirouettes, smetto'.
Per anno intendo fino a giugno, e per imparare intendo farle perfette e per farle perfette intendo che devono contenere un attributo importante: la ripetitività. Che significa totale acquisizione. Ecco.
L'ho detto perché se gli obiettivi li tengo per me posso sempre fare come mi pare, se invece li dichiaro è un'altra cosa.
Questo è il motivo per cui li dico anche qui, perché anche se questo blog non lo legge nessuno è pur sempre un atto di coraggio.
Ma sulla mia dichiarazione coraggiosa è intervenuto l'effetto sorpresa.
La mia insegnante ha detto 'ma che entro l'anno, per Natale le impari', calcando su natale.
L'ha detto con una tale sicurezza che non ho osato contraddirla e poi mica sono tanto scema da mettermi a contraddire una dichiarazione che mi rende così felice.
Solo che.
Tutto il giorno ho dovuto provare pirouettes e in tutti i giorni a seguire, fino a Natale, non potrò fare altro.
Inoltre, riuscirò a gestire la grande emozione di impararle in così poco tempo? Un anno è un approccio lento, ci si prepara, ma questo tempo che non voglio contare se no mi viene l'ansia, è così vicino. Una cosa così grande in un tempo così piccolo. Come faccio a prepararmi?
E poi.
Se non ce la dovessi fare per la festività natalizia, dovrò smettere subito? Forse no, perché io avevo detto anno. Anno, non manciata di giorni.
Le sorprese, quando arrivano, non sono facili da gestire.
E non so se sia meno facile la notizia, col peso che si porta dietro, o il processo di apprendimento.
Poi dice che non lavoro.
Come si fa con queste giornate turbolente?
Io ho detto, a tutti 'se entro l'anno non imparo le pirouettes, smetto'.
Per anno intendo fino a giugno, e per imparare intendo farle perfette e per farle perfette intendo che devono contenere un attributo importante: la ripetitività. Che significa totale acquisizione. Ecco.
L'ho detto perché se gli obiettivi li tengo per me posso sempre fare come mi pare, se invece li dichiaro è un'altra cosa.
Questo è il motivo per cui li dico anche qui, perché anche se questo blog non lo legge nessuno è pur sempre un atto di coraggio.
Ma sulla mia dichiarazione coraggiosa è intervenuto l'effetto sorpresa.
La mia insegnante ha detto 'ma che entro l'anno, per Natale le impari', calcando su natale.
L'ha detto con una tale sicurezza che non ho osato contraddirla e poi mica sono tanto scema da mettermi a contraddire una dichiarazione che mi rende così felice.
Solo che.
Tutto il giorno ho dovuto provare pirouettes e in tutti i giorni a seguire, fino a Natale, non potrò fare altro.
Inoltre, riuscirò a gestire la grande emozione di impararle in così poco tempo? Un anno è un approccio lento, ci si prepara, ma questo tempo che non voglio contare se no mi viene l'ansia, è così vicino. Una cosa così grande in un tempo così piccolo. Come faccio a prepararmi?
E poi.
Se non ce la dovessi fare per la festività natalizia, dovrò smettere subito? Forse no, perché io avevo detto anno. Anno, non manciata di giorni.
Le sorprese, quando arrivano, non sono facili da gestire.
E non so se sia meno facile la notizia, col peso che si porta dietro, o il processo di apprendimento.
Poi dice che non lavoro.
Come si fa con queste giornate turbolente?
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