Per non dire proprio brutti.
Luridi.
È che a volte lo yoga e tutti quelli che lo fanno non li sopporto.
Mica lo yoga in sé o forse a volte anche quello, non sopporto tutta la bontà che gli gira intorno.
Lì tutti sono carini, in pace e non si fa che dirsi che siamo tutti bellissimi perfetti e buona giornata di qua e buona giornata di là e a me, in mezzo a tutto questo dolciume, mi esplode la cattiveria.
Un puro, purissimo desiderio di essere cattiva e di ricevere cattiveria.
Stamattina pensavo addirittura 'sarebbe bello se questa accanto a me si voltasse e mi mandasse a quel paese, così senza motivo e io ce la rimanderei allegramente'.
Proprio così, un bel fanculo gratuito.
In realtà la cosa molto brutta è che in questa roba che vedo negli altri e non sopporto io ci sono dentro fino al collo.
Guardo tutto, dico che palle questi e nello stesso tempo mi rendo conto di essere perfettamente come loro.
Cammino con passo leggero, perché quando entro in sala il mio obiettivo è non far scricchiolare il pavimento. Non ci riesco quasi mai.
Distendo il tappetino cercando di non creare spostamenti d'aria. Non ci riesco quasi mai.
Mi distendo cercando di svuotare la mente. Non ci riesco mai.
L'obiettivo che vorrei raggiungere è fare la verticale. Non solo non ci riesco mai, ma mi innervosisco sempre di più e fra poco mi alzerò mandando davvero tutti a quel paese.
Molte volte vorrei essere invisibile. Non ci riesco mai, ma credo sia esattamente quel che vorrei ottenere dallo yoga.
Non bontà, gentilezza, illuminazione, verticali, pace della mente. Vorrei ottenere il dono dell'invisibilità, come col mantello di Harry Potter, però senza, solo perché il mantello non ce l'ho, se no mi andrebbe bene anche con quello.
In alcuni testi antichi si legge di gente che pare ci riesca, ma non so se siano tutte fandonie.
So che mi piacerebbe.
Ma può una che non riesce a zittire la mente un solo secondo diventare invisibile?
Può una che vorrebbe a tratti sfanculare tutti, solo per andare contro quella generale tendenza sdolcinata, diventare invisibile?
Può una inquieta come me diventare invisibile?
Beh, perché no, in fondo?
Ma dove si va, quando si diventa invisibili, in quale mondo si finisce?
Se solo riuscissi a conoscere qualcuno che c'è stato.
Intanto credo che prossimamente esplorerò altri tipi di yoga, ma non credo che riuscirò mai a trovare la dose di cattiveria che cerco.
Luridi.
È che a volte lo yoga e tutti quelli che lo fanno non li sopporto.
Mica lo yoga in sé o forse a volte anche quello, non sopporto tutta la bontà che gli gira intorno.
Lì tutti sono carini, in pace e non si fa che dirsi che siamo tutti bellissimi perfetti e buona giornata di qua e buona giornata di là e a me, in mezzo a tutto questo dolciume, mi esplode la cattiveria.
Un puro, purissimo desiderio di essere cattiva e di ricevere cattiveria.
Stamattina pensavo addirittura 'sarebbe bello se questa accanto a me si voltasse e mi mandasse a quel paese, così senza motivo e io ce la rimanderei allegramente'.
Proprio così, un bel fanculo gratuito.
In realtà la cosa molto brutta è che in questa roba che vedo negli altri e non sopporto io ci sono dentro fino al collo.
Guardo tutto, dico che palle questi e nello stesso tempo mi rendo conto di essere perfettamente come loro.
Cammino con passo leggero, perché quando entro in sala il mio obiettivo è non far scricchiolare il pavimento. Non ci riesco quasi mai.
Distendo il tappetino cercando di non creare spostamenti d'aria. Non ci riesco quasi mai.
Mi distendo cercando di svuotare la mente. Non ci riesco mai.
L'obiettivo che vorrei raggiungere è fare la verticale. Non solo non ci riesco mai, ma mi innervosisco sempre di più e fra poco mi alzerò mandando davvero tutti a quel paese.
Molte volte vorrei essere invisibile. Non ci riesco mai, ma credo sia esattamente quel che vorrei ottenere dallo yoga.
Non bontà, gentilezza, illuminazione, verticali, pace della mente. Vorrei ottenere il dono dell'invisibilità, come col mantello di Harry Potter, però senza, solo perché il mantello non ce l'ho, se no mi andrebbe bene anche con quello.
In alcuni testi antichi si legge di gente che pare ci riesca, ma non so se siano tutte fandonie.
So che mi piacerebbe.
Ma può una che non riesce a zittire la mente un solo secondo diventare invisibile?
Può una che vorrebbe a tratti sfanculare tutti, solo per andare contro quella generale tendenza sdolcinata, diventare invisibile?
Può una inquieta come me diventare invisibile?
Beh, perché no, in fondo?
Ma dove si va, quando si diventa invisibili, in quale mondo si finisce?
Se solo riuscissi a conoscere qualcuno che c'è stato.
Intanto credo che prossimamente esplorerò altri tipi di yoga, ma non credo che riuscirò mai a trovare la dose di cattiveria che cerco.
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