Sono entrata in una Spa, credo per la prima volta nella mia vita perché qui pare parecchio di moda e perché c'era un edificio che la contiene che valeva la pena vedere.
Appena varcata la soglia, però, mi si è appiccicata addosso la tristezza come melma gelatinosa.
Ho raccolto le informazioni tanto per giustificare la mia presenza lì e dopo meno di dieci minuti ero già fuori, a correre libera e felice sulla mia bici.
L'aria di sufficienza con cui mi venivano offerte le varie opportunità mi fa pensare che la mia figura fosse piuttosto esplicita riguardo al disagio che provavo lì dentro.
Per quanto mi riguarda, con una natura così strepitosa fuori, rinchiudersi in una Spa è un delitto per il quale potrei non perdonarmi mai.
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