Monday, August 4, 2014

La recherche.

Intanto voglio dire che leggere la Recherche in riva al lago nella luce del tramonto è un'esperienza magica.
E grazie a lei la mia guida turistica è risultata superflua. Quasi non l'ho aperta.
Perché col fatto che leggendo quelle righe ogni spazio diventa familiare così come ogni tempo e ogni ricordo e ogni più piccola forma di vita, tu la leggi e sai dove sei, anche se ti trovi in mezzo al deserto.
Lei ti riporta a casa ovunque tu sia.
Inoltre, io la venderei in farmacia, come pure la coca cola.
So che accostare queste due entità può sembrare rozzo e sgradevole, ma del resto anche la coca cola gode di forte empatia, diffusione, nonché di potere risolutore per ogni tipo di malanno corporeo.
La recherche può fare da guida turistica, da antidepressivo, e se ti senti un po' inquieto va via alla grande a qualunque benzodiazepina. 
Insomma, tu te la porti dietro e non hai bisogno d'altro. Quindi serve anche a ridurre il bagaglio.
L'unica cosa è che a volte ha dei periodi talmente lunghi che quando approdi non ti ricordi più da dove sei partito. A me almeno succede. Però forse fa parte del gioco di perdersi.
Se mi basterà l'autunno per leggerla tutta, non lo so. Non vorrei dovermi estendere all'inverno. Ma in quel caso mi ci vorrebbe un caminetto acceso, cioè con del fuoco zampillante dentro e non saprei dove reperirlo.

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