Sunday, February 14, 2016

Punizioni autoinflitte.

Per una settimana intera mi sono imposta di non andare a danza, neppure un giorno.
A tratti sentivo un sottile senso di disagio per questa drastica decisione, ma lo mettevo a tacere, non mi pareva degno di considerazione.
Che vuoi che sia una settimana in una vita intera. 
Il motivo a sostegno della privazione era che dopo il corso volevo usare quell'energia per scrivere, perché a volte bisogna stare fermi per non perdere i pezzi. Io sentivo che dovevo farlo per mettere a frutto quel che avevo imparato, sia dal positivo che dal negativo, perché sto cercando di imparare anche da lui, dal negativo, che ha più cose da dirmi di quante sia disposta ad accettare. Cerco di non liquidarlo in cinque minuti.
Ma poi sono tornata a lezione, ho poggiato la mano sulla sbarra e mi sono chiesta di nuovo perché me ne fossi privata, perché mi fossi inflitta quella punizione.
E velocemente, durante la spiegazione dei plié, ho capito.
La danza, in tempi lontani, mi è stata proibita, strappata dalle viscere è il termine che mi sento di usare. Penso di averne subiti diversi di traumi nella vita, come il resto dell'umanità, non intendo farne un caso personale, ma credo che quello sia il più grosso, o almeno è quello che mi torna in mente più spesso. È probabile anche che grazie a quel trauma, ogni volta che perdo qualcosa o mi viene strappato via, io riviva quel trauma terribile.
Ma tornando alla sbarra e alla mattina del rientro, ho pensato che a volte mi infligga di nuovo quella punizione, e i motivi possono essere due. Quello negativo è una sorta di masochismo, presente in ognuno di noi e forse direttamente proporzionale ai traumi subiti, che ci fa sentire l'insano desiderio di riprodurre il dolore, quello positivo è negarmela di nuovo per provare il piacere di riaverla quando voglio, perché questa è la differenza ora, che poterci tornare dipende da me. Tutte queste cose ho pensato prima di iniziare i plié, infatti mi è toccato scopiazzare quella davanti a me, perché durante la spiegazione avevo pensato ai fatti miei.
L'altro motivo, è che mi piace anche poter dire che una settimana non ci vado e fare un po' come mi pare.
Ma credo che l'errore in tutto questo, ammesso di doverne cercare uno, stia nella dichiarazione drastica a inizio settimana. Decidere giorno per giorno è la giusta soluzione.

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