Sunday, October 26, 2014

As a child.

Dopo tutto questo ascoltare, leggere e studiare, la risposta mi è stata data.
Ci sono due livelli per leggere la letteratura.
Adulti e bambini.
Io la leggo al livello dei bambini, cioè nulla è cambiato rispetto a quando la leggevo da piccola.
Naturalmente qui ci si riferisce a letteratura per bambini, ma credo ci sia qualcosa di vero in questo in tutta la letteratura e non solo in quella, ma anche nel modo di leggere il mondo, la vita in generale.
C'è un livello, che è quello adulto, che io probabilmente non percepisco, o almeno non totalmente e in ogni caso quello che più mi si avvolge attorno e con cui ho istintiva comunione è quello infantile.
Beh, non credo sia una buona cosa, forse minimo bisognerebbe averli sviluppati entrambi, o bisognerebbe che io provassi un maggiore interesse per l'altro, invece di continuare a muovermi a un livello che sta sotto la superficie e non in senso di profondità, quanto nel senso di basico, elementare.
Però questi sono i dati che risultano facendo due più due e io in questo momento sono solo un'osservatrice, devo attenermi ai fatti.
La cosa mi preoccupa?
Non particolarmente, anzi direi di no.
Se me la sono cavata finora, credo che potrò continuare a cavarmela e credo anche che mi preoccuperei di più se i risultati mi avessero portato a capire di essere entrata nel mondo adulto, abbandonando del tutto quello infantile.
E forse c'è sempre tempo per una sorta di evoluzione, anche se non ne sono del tutto sicura.
Ora torno a leggere Dracula, perché il tempo stringe.
E tanto per confermare le mie attitudini infantili, ieri sera, prima di addormentarmi, ho dovuto cambiare lettura perché mi faceva molta paura.
Di giorno si può leggere. Di notte, no.

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