Wednesday, October 8, 2014

Piacevoli scoperte.

Alla fine, che poi credo sia l'inizio, ho dato una strizzatina ai miei neuroni.
Controllato che uscissero goccioline di neurotrasmettitore.
Dato una lucidatina alla mia coscienza.
Tirato da una parte e dall'altra la mia consapevolezza per vedere se si allungava un po' e forse qualche micron l'ho guadagnato.
Girato gli occhi da una parte e dall'altra e in su e in giù.
Stiracchiato i muscoli.
Fatto un po' di giri in tondo come fa Paperone quando è disperato, ma io non sono arrivata a scavare un solco.
E ho ricominciato a scrivere.
Perché dopo il post che avevo scritto qui sotto non potevo fare altrimenti.
Avevo attivato una trappola, senza saperlo.
Certo, avrei potuto cancellarlo, rimuoverlo, ma non sarebbe bastato.
Insomma, mi è toccato andare fino in fondo.
E fare delle piacevoli scoperte.
Intanto che il sovvertitore funziona anche al contrario, quindi se dico che forse non sono una scrittrice lui fa in modo che io mi metta a scrivere come una pazza solo per il gusto di contraddirmi, quindi forse potrò sfruttarlo a mio favore.
Che non importa che io sia nessuno o niente, una scrittrice o un'imbianchina, nel senso che dirlo o non dirlo non ha alcun effetto su di me e sulle mie azioni e questa è una scoperta a dir poco meravigliosa.
Che scrivere, mi ha fatto sentire ancora più a casa, come se avessi legato fra loro le cellule in vista di un lavoro comune e armonioso.
Che ho provato la gioia di qualcosa che è perduto e poi ritrovato, per capire anche che non l'avevo mai perso, perché non si può perdere ciò che ci appartiene davvero e fa parte di noi.
Che il niente e nessuno non è così spaventoso come credevo, perché sotto tutta quella roba, l'essenziale non si estingue.
Che invece forse va molto bene togliere tutto e reinventarmi ogni momento.
Che in tutto questo non so cosa farò, cosa sarò e cosa penserò domani, ma questa è un'altra storia.

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