Saturday, October 25, 2014

Confessione.

Va detto che sono in biblioteca e invece di lavorare ai miei libri, sto usando la loro connessione per scrivere qui. Ma è più forte di me. Connettermi fuori dalla casina mi dà un senso di esaltazione.
Solo che c'è uno che sta russando sul divano e un po' mi disturba. Forse perché lo invidio. Non lo vedo, ma lo sento. Russa come un orso.
Pensare che volevo stare anch'io sul divano a scrivere e invece mi tocca stare a un tavolo come una seria.
Ho anche fame e se avessi un panino lo sgranocchierei volentieri. Ma non ce l'ho e neppure della patatine. Niente.
Sono qui per scrivere e per leggere Dracula.
E non sto facendo né l'uno né l'altro.
Ma non mi sento in colpa, perché scrivo tutti i giorni, compreso il sabato e la domenica e leggo, anche se poi non ne finisco uno. Ma più di così cosa dovrei fare? Niente, appunto.
Però qualcosa in sospeso c'è e è il mio braccio.
Non ci ho più messo pennello e ho scoperto che se non lo guardo, il quadro e non ci lavoro, il senso di angoscia sparisce. Forse è per questo che non ci sto lavorando.
Ma il mio senso estetico soffre. Perché il quadro è veramente brutto. Si è fermato a uno stadio che non è più l'immaturità dell'inizio in cui tutto si perdona alla pittura e il potenziale è illimitato, non è alla fine, quando si è deciso come portarlo a termine, è nel mezzo, nel punto del nulla, in cui l'ho reso più brutto rispetto all'inizio (stadio necessario, mi dico per incoraggiarmi) e non mi sto muovendo per portarlo fuori dal punto morto. 
Se non mi sbrigo, può darsi che il mio braccio sinistro vada in cancrena, anche se per ora sembra in forma, ma secondo me non c'è da rilassarsi troppo.
Quello lì ha smesso di russare per fortuna e credo che sia ora che io torni a scrivere.
Umpf.

No comments:

Post a Comment