Friday, November 21, 2014

Contrattempi.

Il termine usato per il titolo è fin troppo elegante, considerando il pietoso stato in cui mi trovo. Ma questo è un blog e non posso fargli vedere che sono una talpa che si è appena accasciata su una scrivania, tremante e provata.
Motivo per cui questo post sarà un po' confuso.
Ma credo anche che starò qui fin quando non avrò sfogato tutta la mia astinenza.
Che implica una dipendenza.
Ma andiamo per gradi, perché oggi il mondo sembra volermi mettere alla prova.
E parliamo innanzitutto del gigantesco problema che si è issato dinanzi alle mie zampine.
La connessione.
Quella casalinga.
Non funziona.
Anziché aprire le pagine richieste, si apre una schermata in cui mi dicono 'bella, non hai pagato le fatture e quindi ora stai senza'.
Ma io le ho pagate e per ore non sono riuscita a parlare con nessuno e ho provato a seguire le loro indicazioni, che però sembravano uno scherzo e ho chiamato fastweb per fare fuori tiscali immediatamente ma loro dicono che dovrei aspettare quindici giorni e invece non voglio aspettarne neppure mezzo e ho camminato per la casa come una tigre nello zoo in una gabbia minuscola e mi sono imbizzita anche con il mio telefono e sono come impazzita. 
E alla fine ho ceduto ai metodi che chiedono loro. Interpellarli via twitter, con messaggi minuscoli. Va da sé che in questo momento li odio.
Via twitter hanno risposto. E non gli risulta nulla di tutto ciò che accade a me e allora mi sono sentita ancora più sconnessa e sola e attaccata dal mondo intero. Hanno parlato di virus.
No, il virus non lo accetto, il virus ce l'avrai tu bello e poi mi succede sull'iphone e sul computer, non posso avere due virus uguali in due dispositivi diversi, ma io so bene che i virus sono contagiosi e loro stanno spesso insieme appiccicati sul divano, che forse vuol dire che in seguito dovrò tenerli separati, per evitare che si attacchino qualcosa l'un l'altro. Ma al seguito poi ci si penserà.
Poi questo tipo mi ha detto 'mi mandi uno screenshot di quello che vedi?'
Uh? 
Non ho la minima idea di come si faccia, ho risposto.
E lui cosa ha detto? Verifichiamo. 
Verifichiamo, punto.
Il sottotesto era 'sei una dura, inutile parlare con te, chetati e lasciaci lavorare, che è meglio'.
Ma ci vuole ben altro per chetare una talpa, che ha chiesto a wizard google 'senti, me lo dici come si fa uno screenshot sull'iphone?'
E WG ha detto 'certo che te lo dico talpa, sono a tua disposizione. È facile, perfino tu ce la puoi fare'.
'Ehi, vacci piano, cosa vorresti dire?'
'No, niente, solo rilassati e fai così e cosà'.
E in effetti era facile e l'ho fatto e dopo un paio di minuti ho scritto a questi qui.
'Ho imparato a fare lo screenshot, eccolo'. E gli ho mandato la foto.
Ma non mi hanno più risposto.
Nel frattempo sono uscita perché la gabbia si stava stringendo su di me fino a togliermi il respiro.
E ho capito. 
Non ce la posso fare. Senza connessione internet non posso più vivere.
Tollero a malapena di non averla ovunque, ma se mi sparisce anche in casa la vita diventa intollerabile, tutto si spegne e annaspo nel buio.
È probabile che debba trasferirmi in uno di quei paesi dove è la connessione a seguire te e bussarti nelle spalle e non viceversa. Ma anche a questo penserò più in là.
Intanto... sono qui.
Uscita, preso un cappuccino con un cornetto, perché avevo consumato tutte le mie energia e finita in biblio dove ho trovato un posto in cui prende.
Avrei messo tutto a ferro e fuoco se fosse stato diversamente.
Da notare che hanno eliminato alcuni dei divani. Forse perché il ronfare da orsi si spandeva troppo nell'aria disturbando gli studiosi.
In questo luogo avrei anche da finire un racconto di paperino iniziato e lasciato a metà, a cui non faccio che pensare.
Il punto è che la giornata di oggi mi ha fatto capire che di zen non ho proprio niente, e che il paperino che è in me è vivo e vegeto e pronto a prendere il sopravvento.
Anzi l'ha già preso alla grande.
Non voglio aspettare, voglio solo sbizzellare e non in centoquaranta miseri caratteri, voglio sbattere i piedi e alzare i pugni.
Non mi importa di essere Paperino, rivoglio la mia connessione.
Intanto credo che starò qui finché non mi butteranno fuori, alla chiusura, tanto per stare vicino a una connessione e forse quando chiuderanno mi nasconderò sotto una scrivania a passerò la notte qui.
Non credo che avrò paura.
Forse ne avrei di più nella mia casa sconnessa.
Sì, credo che passare la notte nascosta qui dentro sia il male minore.

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