Friday, November 21, 2014

Poi.

Perché qui ho la connessione e voglio sfruttarla e voglio parlare, parlare e parlare.
Domani devo fare il manichino.
Quindi è tutto il giorno che penso a cosa mettermi.
(Uno accanto a me ride. Beato lui. Di sicuro avrà la connessione anche a casa sua, anche se ha un turbante in testa e sta navigando qui. Non riderebbe così se non ne avesse una tutta sua).
Dicevo. Cosa mettermi?
E la vocina mi risponde.
Cosa importa come sei vestita, talpa.
Certo che importa e anche parecchio.
(Questo qui ora canticchia addirittura. Di connessioni quindi ne avrà più di una. Ce l'avrà nelle cellule e se la porta dietro dovunque vada. Beato lui).
No che non importa, vestiti come ti vesti di solito.
Di solito non faccio il manichino.
Ma che te ne importa? È la stessa cosa.
No che non lo è.
È lei che deve dare l'esame e tu dovrai solo stare lì a contorcerti, soffrire e sudare.
Che schifo. Pensa se si vede il sudore sulla maglietta. Giammai.
Sei proprio superficiale.
Uffa. Il generale compito di un manichino è quello di essere rivestito da abiti e accessori bellissimi, il meglio che c'è a disposizione per stare nelle vetrine a farsi ammirare.
Ma ti sei fissata con questo manichino.
Taci, tanto non capisci niente.
È tutto il giorno che mi dibatto in questa conversazione, cioè mi ci dibattevo prima che la connessione mi abbandonasse.
Poi tutto è stato spazzato via.
Ma dentro di me c'è comunque una finestra vuota e aperta che una targhetta 'cosa indossare domani' da cui entrano molti spifferi.
Difficile ignorarla.
Che vita difficile.

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