Tuesday, November 25, 2014

È successo di nuovo.

Dunque.
È accaduto di nuovo che un tipo si mettesse a disegnare, sulla sua tovaglietta stavolta, mentre aspettava il pranzo e io mangiavo il mio panino col caffellatte dopo la lezione.
Che tutto il mondo si sia messo in testa di disegnare è cosa ben bizzarra, ma sicuramente affascinante.
E io stavolta sono stata fortunata.
Primo perché ho potuto sbirciare ben benino, secondo perché ero lì per mangiare e non per lavorare e quindi mi potevo distrarre come e quando mi pareva.
Beh, non che faccia molto differenza in realtà, perché se c'è da mollare quel che sto facendo sono sempre pronta. 
Questo qui disegnava pupazzini. Pupazzini che si muovono, che cadono e assumono forme diverse. Troppo bellini.
L'ho guardato spudoratamente mentre tracciava tutti i suoi segni, mancava poco che girassi anche la sedia verso il suo tavolo.
Il risultato di tutto questo è che voglio assolutamente un pupazzino tutto mio. Credo di non poter più vivere senza.
Perché averne uno da far muovere su un foglio credo sia una cosa meravigliosa e fondamentale per la mia vita.
Quindi da oggi inserirò nelle mie giornate lo studio del piccolo personaggio grafico.
Naturalmente non ho certezze sul risultato e neppure sulla durata del mio interesse per tale oggetto, a meno che nel frattempo non riveda qualcuno che ne disegna uno su un foglio, perché in quel caso il mio desiderio di copiare ne verrebbe rinvigorito e mi sentirei di nuovo come oggi, di non poterne fare a meno.

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