Non mi sono affezionata molto a Downton Abbey, ma neanche abbastanza poco da abbandonarlo.
Solo che l'altro ieri sera, quando ho aperto Talpanet ho sentito il desiderio di guardare qualcos'altro. Indecisa tra girellare per il mondo, mi sono poi fermata su Sherlock Holmes, che esiste in due film (almeno credo siano solo due) che avevo visto al cinema, con grande entusiasmo. Questa è una serie. Ho guardato la prima puntata e è stato amore.
La notte mi sono addirittura svegliata, e e c'era un punto che non mi tornava nel plot, ma nonostante questo, l'amore è rimasto inalterato e quella debolezza gliel'ho perdonata senza pensarci due secondi.
Però.
Nel Talpanet devo spaziare, saltare da una cosa all'altra, e questo credo sia normale.
Nei libri lo stesso, non riesco più a leggerne uno solo per volta, ci ho provato, ma non ci riesco più. Di media ne tengo aperti cinque contemporaneamente.
E ora questa tendenza sta diventando pericolosa, perché si sta trasferendo nella scrittura. Anche qui ci ho provato ad arginarla, ma oggi, proprio oggi, ho deciso di smettere di trattenerla, perché l'energia che spendo nel tenere questa diga sollevata è la stessa che potrei utilizzare, in modo migliore, lasciando andare tutto. Per lasciare andare tutto intendo abbattere la diga e lasciare che tutto si spanda nelle direzioni naturali.
Tutto questo potrebbe essere deleterio, potrebbe essere una grande trappola, potrebbe essere l'inizio della fine, lo so, ma devo provare.
Quindi ho iniziato anche un altro libro.
Che vuol dire che ne sto scrivendo due contemporaneamente, più un racconto, più una riscrittura. Sono a quattro.
Va da sé che non passo la giornata a lavorare, quindi questa dispersione, analizzata su un piano razionale, non porterà niente di buono, ma i piani razionali non mi piacciono, non riescono a spiegare niente di divertente.
Quindi, perché non provare?
Cosa mai potrà succedere?
Solo che l'altro ieri sera, quando ho aperto Talpanet ho sentito il desiderio di guardare qualcos'altro. Indecisa tra girellare per il mondo, mi sono poi fermata su Sherlock Holmes, che esiste in due film (almeno credo siano solo due) che avevo visto al cinema, con grande entusiasmo. Questa è una serie. Ho guardato la prima puntata e è stato amore.
La notte mi sono addirittura svegliata, e e c'era un punto che non mi tornava nel plot, ma nonostante questo, l'amore è rimasto inalterato e quella debolezza gliel'ho perdonata senza pensarci due secondi.
Però.
Nel Talpanet devo spaziare, saltare da una cosa all'altra, e questo credo sia normale.
Nei libri lo stesso, non riesco più a leggerne uno solo per volta, ci ho provato, ma non ci riesco più. Di media ne tengo aperti cinque contemporaneamente.
E ora questa tendenza sta diventando pericolosa, perché si sta trasferendo nella scrittura. Anche qui ci ho provato ad arginarla, ma oggi, proprio oggi, ho deciso di smettere di trattenerla, perché l'energia che spendo nel tenere questa diga sollevata è la stessa che potrei utilizzare, in modo migliore, lasciando andare tutto. Per lasciare andare tutto intendo abbattere la diga e lasciare che tutto si spanda nelle direzioni naturali.
Tutto questo potrebbe essere deleterio, potrebbe essere una grande trappola, potrebbe essere l'inizio della fine, lo so, ma devo provare.
Quindi ho iniziato anche un altro libro.
Che vuol dire che ne sto scrivendo due contemporaneamente, più un racconto, più una riscrittura. Sono a quattro.
Va da sé che non passo la giornata a lavorare, quindi questa dispersione, analizzata su un piano razionale, non porterà niente di buono, ma i piani razionali non mi piacciono, non riescono a spiegare niente di divertente.
Quindi, perché non provare?
Cosa mai potrà succedere?
No comments:
Post a Comment