Non riesco a rientrare.
E non parlo della vela ma di
concentrarmi, di stare buona, zitta e ferma.
Perché è vero che tutto mi nutre, ma
è anche vero che devo cercare un po' di silenzio e concentrazione.
Ma dove trovarli?
Il punto è che nella mia testa
dimorano vari demoni, travestiti da innocenti creature, ordinarie, di
quelle che segui fiduciosa perché fanno parte della tua vita. Loro la studiano, e poi si infilano
quei costumi lì, perché io li veda come parte di me.
Quindi appena mi siedo cercando di
essere produttiva, si mettono al lavoro e io li seguo docile come un
agnellino.
Distolgo lo sguardo dallo schermo e.
Oh, c'è un piccolissimo granellino di
polvere proprio qui davanti, prima non c'era, lo toglierò con il
dito indice.
Uh, non vorrei che ce ne fossero altri,
meglio provvedere con una pezzolina.
No, cosa ci fa questa tazza nel
lavello? Credo sia meglio lavarla, asciugarla con cura e riporla.
Uhm, qui sotto ci sarà di rimettere un
po' in ordine, quel piattino sporge un po' e forse starebbe meglio da
un'altra parte.
Ora però mi risiedo al mio posto,
perché ho da fare, io!
Accidenti, mi sa che mi è venuto un
brufolino proprio qui sotto il naso, è meglio che vada a
controllare, non vorrei che aumentasse a dismisura sfigurandomi per
sempre. Il rimedio può essere solo in questo istante.
Forse farei meglio a fare una bella
doccia rinfrescante, cosa c'è di meglio che essere puliti e lavati
per mettersi al lavoro?
Uhm, è tanto che non pulisco, passare
l'aspirapolvere potrebbe essere utile e una casa pulita aiuta a
concentrarsi.
Certo che avrei dovuto comprarlo il
manuale zen delle pulizie.
Chissà che un giro in bici non giovi
alle mie idee, che tanto mica ti vengono stando seduta davanti a un
computer, non sono così stupide da farsi beccare in modo tanto
banale.
Ops, mi sa che ho l'unghia del dito
mignolo troppo lunga, potrebbe darmi noia per battere sulla tastiera.
A proposito di unghie, quant'è che non
suono la chitarra? Decisamente troppo, proviamo almeno le scale, se
no mi dimentico tutto e se aspetto solo un minuto di più potrei
trovarmi al punto di dimenticanza del non ritorno.
Ecco, ora ci sono, ora lavoro.
Però no, secondo me leggere un po'
prima di scrivere non può che farmi bene, e anche un po' di
meditazione e anche un po' di scrittura libera, perché ho letto che
come ci si allena per fare sport bisogna farlo anche per la
scrittura.
Quasi quasi allora faccio un po' di
esercizio fisico o anche il rilassamento sulla sedia. Anzi no, sul
pavimento, è più efficace.
Mi sa che la cosa migliore è prendere
il computer e uscire che oggi qui non riesco a concentrarmi.
Potrei andare avanti all'infinito,
perché la gamma di demoni presenti nella mia testa è praticamente
illimitata. Ma questo è più o meno quel che succede ogni volta.
Se almeno i demoni servissero
davvero a farmi fare le pulizie e mettere a posto i piatti, almeno
alla fine avrei concluso qualcosa, ma il risultato più tipico è
mollare tutto, uscire con il computer con la scusa di scrivere e
ritrovarmi in un caffè a bere un cappuccino e a leggere, con molta
probabilità, paperino.
Non che esista al mondo faccenda più
nobile che leggere paperino, intendiamoci, ma ecco, diciamo che
dovrei scegliere altri momenti.
Ma se così fosse, i demoni non si
chiamerebbero demoni e tutto sarebbe a posto.
E la vita sarebbe sicuramente troppo
facile.
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