Non avevo mai vissuto un atterraggio su
un'isola piccina.
L'aereo si abbassa talmente sull'acqua
che ho pensato che in questi luoghi l'aeroporto fosse galleggiante e
che per far scendere la gente la facessero rotolare giù dagli
scivoli laterali direttamente nell'acqua.
Invece no, a un certo punto è montato
sull'isola credo da un livello più basso, montandoci sopra come una
mountain bike, per poi frenare con un'insistenza tale che se non
poggiavo la zampina sul sedile davanti di sicuro ci finivo col
musino, probabilmente perché l'isola è talmente piccina che se non
si ferma così, rispunta sull'acqua dall'altra parte.
Sono scesa, seguendo il claudio che per
me ormai fa la guida turistica e ho atteso il bagaglio che viene
lanciato dentro da una finestrella che dà direttamente sul piazzale
esterno.
Recuperato il tutto ho cercato un mezzo
per raggiungere il porto.
Inesistente.
Per lo meno quelli ufficiali.
Mentre mi avviavo a piedi ho visto un
furgoncino, ho chiesto e il conducente mi ha detto 'sali, ti faccio io il
transfert', che ho pensato fosse una cosa un po' diabolica da dire, e
sono salita insieme a un gruppo di appassionati, dell'isola, di
Claudio, di tutto.
Il transfert man mi ha portato al
porto, ma solo per farmi vedere che non potevo stare quattro ore lì,
ma che dovevo stare in paese, mangiare e poi scendere delle scalette
che mi ha mostrato e tornarci con i miei piedini o, in caso di
impedimento, lui sarebbe accorso dietro mia telefonata.
Il tipo vive qui, saluta tutto il
mondo, adora l'isola e dice che gli piace la vita semplice e che qui
non ha bisogno di niente, che adora il mare.
Che se non ti piace il pesce te ne puoi
anche andare, perché loro mangiano solo quello e che quando gli ho
detto di non essere mai stata qui mi ha guardato come se fossi
un'aliena e ha fatto un'esclamazione che credevo gli fosse andato di
traverso un pezzo di granchio mangiato prima di
raccattarmi dalla strada.
Ho già capito che qui ti puoi scordare
di avere il controllo. È uno di quei posti che decide per te e tu
devi lasciarlo fare.
Ora attendo di prendere il traghetto
per l'isola che forse c'è e ho già scoperto che mangiare gli
arancini è difficile e non è cosa per zampe talpose.
Burp!
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