Sunday, September 21, 2014

Il transfert.

Non avevo mai vissuto un atterraggio su un'isola piccina.
L'aereo si abbassa talmente sull'acqua che ho pensato che in questi luoghi l'aeroporto fosse galleggiante e che per far scendere la gente la facessero rotolare giù dagli scivoli laterali direttamente nell'acqua.
Invece no, a un certo punto è montato sull'isola credo da un livello più basso, montandoci sopra come una mountain bike, per poi frenare con un'insistenza tale che se non poggiavo la zampina sul sedile davanti di sicuro ci finivo col musino, probabilmente perché l'isola è talmente piccina che se non si ferma così, rispunta sull'acqua dall'altra parte.
Sono scesa, seguendo il claudio che per me ormai fa la guida turistica e ho atteso il bagaglio che viene lanciato dentro da una finestrella che dà direttamente sul piazzale esterno.
Recuperato il tutto ho cercato un mezzo per raggiungere il porto.
Inesistente.
Per lo meno quelli ufficiali.
Mentre mi avviavo a piedi ho visto un furgoncino, ho chiesto e il conducente mi ha detto 'sali, ti faccio io il transfert', che ho pensato fosse una cosa un po' diabolica da dire, e sono salita insieme a un gruppo di appassionati, dell'isola, di Claudio, di tutto.
Il transfert man mi ha portato al porto, ma solo per farmi vedere che non potevo stare quattro ore lì, ma che dovevo stare in paese, mangiare e poi scendere delle scalette che mi ha mostrato e tornarci con i miei piedini o, in caso di impedimento, lui sarebbe accorso dietro mia telefonata.
Il tipo vive qui, saluta tutto il mondo, adora l'isola e dice che gli piace la vita semplice e che qui non ha bisogno di niente, che adora il mare.
Che se non ti piace il pesce te ne puoi anche andare, perché loro mangiano solo quello e che quando gli ho detto di non essere mai stata qui mi ha guardato come se fossi un'aliena e ha fatto un'esclamazione che credevo gli fosse andato di traverso un pezzo di granchio mangiato prima di raccattarmi dalla strada.
Ho già capito che qui ti puoi scordare di avere il controllo. È uno di quei posti che decide per te e tu devi lasciarlo fare.
Ora attendo di prendere il traghetto per l'isola che forse c'è e ho già scoperto che mangiare gli arancini è difficile e non è cosa per zampe talpose.
Burp!

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