Thursday, September 4, 2014

Incertezze.

Oggi è nuvoloso, stavo per uscire, già pronta ma poi ci ho ripensato e sono rimasta a casa.
Ma mi sa che mentre sono qui, penso che invece dovrei essere lì e questo non è bello.
Ieri invece sono uscita e dietro mio 'disinteressato' suggerimento, l'insegnante è venuta con noi sulla sua tavola e siamo andate fuori dagli ostacoli.
Io avevo la vela cinque e cinque e il vento era bizzoso, a momenti gonfiava la vela e dopo un secondo le andava dietro e te la sbatteva in faccia.
Però ora, ogni volta che parlo male del vento, mi torna in mente una frasina che ho letto e mi sento un po' scomoda. 
La frasina dice così:
"Il pessimista si lamenta del vento, l'ottimista aspetta che giri, il realista sistema la vela...”
Io passo il novanta per cento del tempo a lamentarmi del vento, non aspetto mai che giri perché sono nata priva di pazienza e quando provo a sistemare la vela non ci riesco e quindi ritorno al primo punto.
Forse la soluzione è smettere di leggere. 
Comunque ieri andavo, anche se raccattare dall'acqua innumerevoli volte una vela cinque e cinque non è un gioco da ragazzi. 
Poi mi ha fatto provare anche la sua, una tavola di quelle un po' da corsa e una vela ancora più pesante, accettabile solo perché era azzurra.
E un po' andavo anche con quella.
Ma sono ben lungi dal comandare la prua, dal sapere dove andare, cosa fare e dal sapermela cavare in ogni condizione, insomma, almeno in quelle che trovo lì.
Siete voi che dovete dominare lo strumento e non il contrario, dicono. 
Ecco, quando lo strumento sembra dotato di vita propria, non è facile.
Però mi sento petulante e qui seduta non so se sia il mio posto.
Forse dovrei prendere la bici e almeno andare a vedere.

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