Cosa può avere una talpa di british? Niente.
È proprio per questo, per puro spirito di contraddizione che oggi la talpa si infilerà in un pomeriggio molto British, alle prese perfino con una giornata Shakesperiana.
Si sorbirà, sperando di non addormentarsi sulla seggiolina e qualora lo facesse di non produrre almeno ronfii molesti, la lettura di Much ado about nothing. Tale lettura sarà fatta dai presenti e pare si possa stare lì semplicemente ad ascoltare oppure partecipare, tipo alzare la zampina e dire 'scusate, ora vorrei leggere un po' anch'io, che diamine'. La lettura, essendo british, per lo più si svolgerà in inglese ma sull'opuscolino c'è scritto che nessuno ti vieta di farla in un'altra lingua, solo che in una situazione del genere mettersi a leggere in italiano sarebbe vergognoso come presentarsi ignudi nella piscina comunale.
Però non è escluso, a questo punto, che qualcuno si metta a leggere in portoghese o cinese o giapponese o spagnolo o che ne so. Per ovviare a questo problemuccio io, che come ho già detto, oggi mi sento british, mi porterò il mio librino, in inglese con testo a fronte e seguirò con il ditino, così se qualcuno si metterà a cianciare in giapponese io non mi sentirò perduta come una foglionina in una raffica di vento in un bosco del nord. Ecco.
In serata poi sarà proiettato anche il film, che la talpa non si farà mancare. Va detto che di questa versione del film, che la mia insegnante di recitazione mi segnalò come straordinaria, la talpa ha il dvd, perché dopo tale segnalazione io andai a comprarlo senza passare dal via. Ma mi sono ben guardata dal proiettarlo sullo schermo del mio talpabook, perché i dvd mica si comprano per guardarli, allo stesso modo con cui ai netflix non ci si abbona per usarli e gli aeroplanini si comprano per tenerli negli hangar con le copertine addosso. Perché la talpa a volte acquista per il gusto della potenzialità a disposizione, quella possibilità di sviluppo che lei tiene a lungo allo stato di latenza, per goderne così, ben sapendo quanto sia pericoloso, perché si rischia di rimanere sempre lì, nello spazio della possibilità senza mai saltare in quello dell'azione e della realizzazione. Insomma la potenzialità a un certo punto va trasformata e la talpa in questo ha qualche problemuccio, ma ci sta lavorando, questo è sicuro. Anche se sa bene che non riuscirà mai a essere quella del tutto e subito, tranne che negli acquisti, nei quali invece riesce a portarsi sempre avanti.
Insomma, quel film che ho nella tana e che non ho mai visto, stasera andrò a vederlo nella situazione British, perché le situazioni comunitarie, specie quel sconosciute, mi piacciono.
Il tutto mi è stato segnalato da una compagna di danza, che come spesso accade, forse non verrà. Perché alla fine io vado e gli altri no, chissà perché.
Il mio essere British oggi non finisce qui. Poiché il pomeriggio lo trascorrerò assieme al signor Shakespeare, e essendo un onore molto grande, credo anche che sceglierò un abbigliamento adeguato, la mattina la sto passando a lavorare piuttosto che nella sala di danza.
A questa giornata di precisione e rigore molto inglesi, in cui questo pomeriggio mi appare avvolto nel mistero e per questo interessante, seguiranno giorni di grande caos, perché l'effetto rebound mi colpisce sempre sparandomi a chilometri di distanza, in luoghi per lo più sconclusionati.
Ma oggi è oggi e è, senza ombra di dubbio, British.
È proprio per questo, per puro spirito di contraddizione che oggi la talpa si infilerà in un pomeriggio molto British, alle prese perfino con una giornata Shakesperiana.
Si sorbirà, sperando di non addormentarsi sulla seggiolina e qualora lo facesse di non produrre almeno ronfii molesti, la lettura di Much ado about nothing. Tale lettura sarà fatta dai presenti e pare si possa stare lì semplicemente ad ascoltare oppure partecipare, tipo alzare la zampina e dire 'scusate, ora vorrei leggere un po' anch'io, che diamine'. La lettura, essendo british, per lo più si svolgerà in inglese ma sull'opuscolino c'è scritto che nessuno ti vieta di farla in un'altra lingua, solo che in una situazione del genere mettersi a leggere in italiano sarebbe vergognoso come presentarsi ignudi nella piscina comunale.
Però non è escluso, a questo punto, che qualcuno si metta a leggere in portoghese o cinese o giapponese o spagnolo o che ne so. Per ovviare a questo problemuccio io, che come ho già detto, oggi mi sento british, mi porterò il mio librino, in inglese con testo a fronte e seguirò con il ditino, così se qualcuno si metterà a cianciare in giapponese io non mi sentirò perduta come una foglionina in una raffica di vento in un bosco del nord. Ecco.
In serata poi sarà proiettato anche il film, che la talpa non si farà mancare. Va detto che di questa versione del film, che la mia insegnante di recitazione mi segnalò come straordinaria, la talpa ha il dvd, perché dopo tale segnalazione io andai a comprarlo senza passare dal via. Ma mi sono ben guardata dal proiettarlo sullo schermo del mio talpabook, perché i dvd mica si comprano per guardarli, allo stesso modo con cui ai netflix non ci si abbona per usarli e gli aeroplanini si comprano per tenerli negli hangar con le copertine addosso. Perché la talpa a volte acquista per il gusto della potenzialità a disposizione, quella possibilità di sviluppo che lei tiene a lungo allo stato di latenza, per goderne così, ben sapendo quanto sia pericoloso, perché si rischia di rimanere sempre lì, nello spazio della possibilità senza mai saltare in quello dell'azione e della realizzazione. Insomma la potenzialità a un certo punto va trasformata e la talpa in questo ha qualche problemuccio, ma ci sta lavorando, questo è sicuro. Anche se sa bene che non riuscirà mai a essere quella del tutto e subito, tranne che negli acquisti, nei quali invece riesce a portarsi sempre avanti.
Insomma, quel film che ho nella tana e che non ho mai visto, stasera andrò a vederlo nella situazione British, perché le situazioni comunitarie, specie quel sconosciute, mi piacciono.
Il tutto mi è stato segnalato da una compagna di danza, che come spesso accade, forse non verrà. Perché alla fine io vado e gli altri no, chissà perché.
Il mio essere British oggi non finisce qui. Poiché il pomeriggio lo trascorrerò assieme al signor Shakespeare, e essendo un onore molto grande, credo anche che sceglierò un abbigliamento adeguato, la mattina la sto passando a lavorare piuttosto che nella sala di danza.
A questa giornata di precisione e rigore molto inglesi, in cui questo pomeriggio mi appare avvolto nel mistero e per questo interessante, seguiranno giorni di grande caos, perché l'effetto rebound mi colpisce sempre sparandomi a chilometri di distanza, in luoghi per lo più sconclusionati.
Ma oggi è oggi e è, senza ombra di dubbio, British.
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