La talpa ha deciso che l'estate è giunta, saltando a pie' pari la primavera che tanto mi procura sonnolenza e io non ne ho bisogno, mi basta quella che ho in condizioni normali.
Questa decisione comporta una modifica degli indumenti del mio armadio, che avverrà tra oggi e domani. Via tutta la roba pesante e benvenute magliettine, mezze maniche e perfino canottiere. Del resto gli stranieri li vedo già con le infradito e io non voglio essere da meno.
Non serve a nulla sapere che ogni anno ho fatto esattamente la stessa cosa per poi vedere le temperature tornare a valori per cui le mie magliettine risultavano un po' insufficienti. Io rifarò la stessa cosa, perché sono cocciuta sempre, non una volta sì e una no.
Poi pulirò (credo) i vetri, non perché sia una talpa precisa, ma perché non ricordo più in quale anno li abbia puliti e non riesco più a vedere cosa c'è di là. È anche vero che ora le finestre stanno aperte e quindi chi se ne importa se non mi fanno vedere di là. Quindi non sono sicura che perderò il mio tempo con loro.
Inoltre la mia passione per i manualetti continua e siccome kindle da due o tre giorni non me ne proponeva di nuovi, mi è bastato entrare in una libreria cinque minuti per vederne uno che faceva al caso mio.
C'era solo lui, era blu e aveva disegnini geometrici accattivanti per la talpa mind. Il libro si intitola 'il futuro della mente', è di uno che si chiama Michio Kaku e anche se non l'ho mai sentito nominare e non ho idea di chi sia e cosa faccia, ha un nome parecchio bellino.
Io lo voglio proprio sapere questo futuro della mente.
Beh, sarebbe opportuno che conoscessi almeno il presente, della mia, lo so questo, il famoso qui e ora, ma chissà che guardare un po' più in là non possa aiutarmi, darmi un po' di prospettiva e aprirmi quindi a un presente di intelligenza straordinaria.
C'è solo un problemino. Essendo un po' lentuccia, per quando finirò questo libro il futuro di cui parla il signor Kaku sarà diventato passato e loro saranno avanti. E io di nuovo indietro.
Dunque la domanda è: può una talpa essere avanti?
E qui rispondo con la domanda posta a una platea da Pico de Paperis, forse più volte citata. 'È lento il bradipo, o sono veloci tutti gli altri?'
Inoltre stasera sarei invitata a una festicciola, ma non credo che il signor Kaku mi consenta queste futili distrazioni.
Per ora è tutto.
Aggiornamento delle ore 17.43.
Il cambio degli abiti è terminato e nell'armadio della talpa ora dimorano indumenti leggeri e adatti. Tale lavoro però le ha procurato un attacco allergico piuttosto fastidioso. Non si sa allergia a cosa, probabilmente al concetto stesso di lavoro più la messa in pratica e forse allergia anche al mantenimento del programma, cosa a cui la talpa non è abituata.
Perché il fastidio non degeneri, lei ha deciso di correre ai ripari, facendosi una doccia, abbandonando la tana e andando alla festa, lontana dal più pallido concetto di lavoro e di sforzo di alcun tipo.
Questa decisione comporta una modifica degli indumenti del mio armadio, che avverrà tra oggi e domani. Via tutta la roba pesante e benvenute magliettine, mezze maniche e perfino canottiere. Del resto gli stranieri li vedo già con le infradito e io non voglio essere da meno.
Non serve a nulla sapere che ogni anno ho fatto esattamente la stessa cosa per poi vedere le temperature tornare a valori per cui le mie magliettine risultavano un po' insufficienti. Io rifarò la stessa cosa, perché sono cocciuta sempre, non una volta sì e una no.
Poi pulirò (credo) i vetri, non perché sia una talpa precisa, ma perché non ricordo più in quale anno li abbia puliti e non riesco più a vedere cosa c'è di là. È anche vero che ora le finestre stanno aperte e quindi chi se ne importa se non mi fanno vedere di là. Quindi non sono sicura che perderò il mio tempo con loro.
Inoltre la mia passione per i manualetti continua e siccome kindle da due o tre giorni non me ne proponeva di nuovi, mi è bastato entrare in una libreria cinque minuti per vederne uno che faceva al caso mio.
C'era solo lui, era blu e aveva disegnini geometrici accattivanti per la talpa mind. Il libro si intitola 'il futuro della mente', è di uno che si chiama Michio Kaku e anche se non l'ho mai sentito nominare e non ho idea di chi sia e cosa faccia, ha un nome parecchio bellino.
Io lo voglio proprio sapere questo futuro della mente.
Beh, sarebbe opportuno che conoscessi almeno il presente, della mia, lo so questo, il famoso qui e ora, ma chissà che guardare un po' più in là non possa aiutarmi, darmi un po' di prospettiva e aprirmi quindi a un presente di intelligenza straordinaria.
C'è solo un problemino. Essendo un po' lentuccia, per quando finirò questo libro il futuro di cui parla il signor Kaku sarà diventato passato e loro saranno avanti. E io di nuovo indietro.
Dunque la domanda è: può una talpa essere avanti?
E qui rispondo con la domanda posta a una platea da Pico de Paperis, forse più volte citata. 'È lento il bradipo, o sono veloci tutti gli altri?'
Inoltre stasera sarei invitata a una festicciola, ma non credo che il signor Kaku mi consenta queste futili distrazioni.
Per ora è tutto.
Aggiornamento delle ore 17.43.
Il cambio degli abiti è terminato e nell'armadio della talpa ora dimorano indumenti leggeri e adatti. Tale lavoro però le ha procurato un attacco allergico piuttosto fastidioso. Non si sa allergia a cosa, probabilmente al concetto stesso di lavoro più la messa in pratica e forse allergia anche al mantenimento del programma, cosa a cui la talpa non è abituata.
Perché il fastidio non degeneri, lei ha deciso di correre ai ripari, facendosi una doccia, abbandonando la tana e andando alla festa, lontana dal più pallido concetto di lavoro e di sforzo di alcun tipo.
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