Per fortuna la serata cinematografica mi ha riservato sorprese ben più gradite dell'ultima.
Voglio subito dire che ancora una volta la guerra ha risvegliato in me la voglia di Paperino, per cui oggi ho finito una tela e non solo, ma di questo parlo dopo.
Quindi il proposito di un anno fa non solo l'ho mantenuto, ma rinnovato con la stessa determinazione. Questo vuol dire che non era un caso, ma una vera e propria acquisizione.
All'ingresso c'erano bracciali di gomma omaggio, rossi rosa e blu. Io l'ho preso blu. Ci sono incisi due cuori e la scritta Live and Love. Molto bello.
Poi, prima della proiezioni c'era un tipo con la coda, la barba, una camicia bianca pacifica e dei pantaloni bordeaux che ha attraversato la platea cantando, senza microfono e con la nuda voce e me ne sono innamorata, perché in questo sono come Ruth, le nudità, nuda voce, nude mani, nudo cuore, nudi pensieri, mi conquistano. MI parlano di generosità, che per me significa affondare totalmente in quel che si sta facendo.
Il tipo poi ha aggiunto una chitarra. Non ho capito però né cosa dicesse né che lingua parlasse, ma questo è solo uno stupido dettaglio.
Poi ho avuto un altro regaletto. I gemelli che un anno fa mi avevano conquistato e pensavo assenti, c'erano, anzi ce n'era uno, accompagnato dal produttore del film. Se possibile era ancora più pazzo dell'anno scorso. È incontenibile e se qualcuno a un certo punto non lo ferma, non so cosa potrebbe combinare. Lo stesso produttore ha detto che per lavorare con loro si è lasciato contagiare dalla loro 'folle energia'. Non credo si possa fare altro. A me questi due pazzi scatenati piacciono parecchio. Era bello anche il film, solo che fra chiacchiere, canzoni, ringraziamenti che sono stati la parte peggiore della serata, siamo finiti in un'ora in cui la talpa aveva un po' di sonno e quelle poltroncine, dopo il mio letto, sono i luoghi più confortevoli del mondo per schiacciare pisolini.
No, mica ho dormito però. Solo che ho dovuto mettere due stecchini tra le palpebre che a momenti si flettevano pericolosamente rischiando di spezzarsi e di schizzare contro la nuca di quella davanti.
Dunque, meglio di così non poteva andare. Sono rincasata con rinnovata leggerezza.
Poiché mi sono svegliata troppo tardi per andare a lezione, ho fatto molte cose.
E non sono ironica per niente.
Ehi, scervellata, dove sei? Perché oggi non ti fai vedere?
La ficcanaso oggi si nasconde. Già. Perché non può dire niente. Io ho finito la tela di Paperino, ho messo le zampe su un'altra i cui strati sottostanti riaffiorano come nella riscrittura e tutto questo riaffiorare inizia a farmi imbizzire. Le modifiche apportate però mi danno parecchia soddisfazione.
Poi.
Ho scritto e anche su questo fronte ho avuto delle soddisfazioni, perché non tutte le sessioni sono uguali.
Ho riscritto e qui si sta sul modesto.
Ho finito alcuni dei manualetti iniziati che avevano fatto la loro ora e era tempo che si ritirassero nello retrovie.
Può bastare?
Ehi, rompiscatole ficcanaso. dove sei? Vieni fuori. Oggi che ti voglio non ci sei.
Ma io lo so che oggi non si farà vedere e so anche, forse l'ho capito ieri sera, a quel festival dove, chissà perché, capisco sempre tutto, che probabilmente è proprio questo il modo per eliminarla. Perché se non puoi eliminare andando contro, allora devi farlo andando con. Già.
Però... puff puff, pant pant!
Un'altra giornata così e non elimino solo lei, ma anche me stessa, perché non credo di poter sopravvivere. A meno che non faccia delle altre capatine al festival, che mi dà i superpoteri, però fra cinque giorni finisce.
Come faccio dopo?
No, talpa, al dopo ci si pensa dopo, appunto.
Mai lasciare che il futuro condizioni il presente.
Questa è la regoletta.
Però, anche su questo andare con per far fuori TT c'è qualcosa che non mi torna. Non è che mi si ritorce contro questa cosa? E soprattutto non è che gliela do vinta? E ancora, non è che io non sono capace di andare con, ma solo di andare contro?
Mi ci vogliono altre due o tre capatine al festival per chiarire questi punti oscuri.
Voglio subito dire che ancora una volta la guerra ha risvegliato in me la voglia di Paperino, per cui oggi ho finito una tela e non solo, ma di questo parlo dopo.
Quindi il proposito di un anno fa non solo l'ho mantenuto, ma rinnovato con la stessa determinazione. Questo vuol dire che non era un caso, ma una vera e propria acquisizione.
All'ingresso c'erano bracciali di gomma omaggio, rossi rosa e blu. Io l'ho preso blu. Ci sono incisi due cuori e la scritta Live and Love. Molto bello.
Poi, prima della proiezioni c'era un tipo con la coda, la barba, una camicia bianca pacifica e dei pantaloni bordeaux che ha attraversato la platea cantando, senza microfono e con la nuda voce e me ne sono innamorata, perché in questo sono come Ruth, le nudità, nuda voce, nude mani, nudo cuore, nudi pensieri, mi conquistano. MI parlano di generosità, che per me significa affondare totalmente in quel che si sta facendo.
Il tipo poi ha aggiunto una chitarra. Non ho capito però né cosa dicesse né che lingua parlasse, ma questo è solo uno stupido dettaglio.
Poi ho avuto un altro regaletto. I gemelli che un anno fa mi avevano conquistato e pensavo assenti, c'erano, anzi ce n'era uno, accompagnato dal produttore del film. Se possibile era ancora più pazzo dell'anno scorso. È incontenibile e se qualcuno a un certo punto non lo ferma, non so cosa potrebbe combinare. Lo stesso produttore ha detto che per lavorare con loro si è lasciato contagiare dalla loro 'folle energia'. Non credo si possa fare altro. A me questi due pazzi scatenati piacciono parecchio. Era bello anche il film, solo che fra chiacchiere, canzoni, ringraziamenti che sono stati la parte peggiore della serata, siamo finiti in un'ora in cui la talpa aveva un po' di sonno e quelle poltroncine, dopo il mio letto, sono i luoghi più confortevoli del mondo per schiacciare pisolini.
No, mica ho dormito però. Solo che ho dovuto mettere due stecchini tra le palpebre che a momenti si flettevano pericolosamente rischiando di spezzarsi e di schizzare contro la nuca di quella davanti.
Dunque, meglio di così non poteva andare. Sono rincasata con rinnovata leggerezza.
Poiché mi sono svegliata troppo tardi per andare a lezione, ho fatto molte cose.
E non sono ironica per niente.
Ehi, scervellata, dove sei? Perché oggi non ti fai vedere?
La ficcanaso oggi si nasconde. Già. Perché non può dire niente. Io ho finito la tela di Paperino, ho messo le zampe su un'altra i cui strati sottostanti riaffiorano come nella riscrittura e tutto questo riaffiorare inizia a farmi imbizzire. Le modifiche apportate però mi danno parecchia soddisfazione.
Poi.
Ho scritto e anche su questo fronte ho avuto delle soddisfazioni, perché non tutte le sessioni sono uguali.
Ho riscritto e qui si sta sul modesto.
Ho finito alcuni dei manualetti iniziati che avevano fatto la loro ora e era tempo che si ritirassero nello retrovie.
Può bastare?
Ehi, rompiscatole ficcanaso. dove sei? Vieni fuori. Oggi che ti voglio non ci sei.
Ma io lo so che oggi non si farà vedere e so anche, forse l'ho capito ieri sera, a quel festival dove, chissà perché, capisco sempre tutto, che probabilmente è proprio questo il modo per eliminarla. Perché se non puoi eliminare andando contro, allora devi farlo andando con. Già.
Però... puff puff, pant pant!
Un'altra giornata così e non elimino solo lei, ma anche me stessa, perché non credo di poter sopravvivere. A meno che non faccia delle altre capatine al festival, che mi dà i superpoteri, però fra cinque giorni finisce.
Come faccio dopo?
No, talpa, al dopo ci si pensa dopo, appunto.
Mai lasciare che il futuro condizioni il presente.
Questa è la regoletta.
Però, anche su questo andare con per far fuori TT c'è qualcosa che non mi torna. Non è che mi si ritorce contro questa cosa? E soprattutto non è che gliela do vinta? E ancora, non è che io non sono capace di andare con, ma solo di andare contro?
Mi ci vogliono altre due o tre capatine al festival per chiarire questi punti oscuri.
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