L'ho già detto che la riscrittura è faticosa?
Più di una volta.
Se non sparisci all'istante ti spacco il computer sulla testa!!!
Bene, ora forse posso continuare.
Dicevo.
Che è faticoso.
Innanzitutto perché non posso ascoltare la musica e questo la rende una specie di tortura, infatti ora che sono qui mi sono infilata subito le cuffie nelle orecchie e il mondo sembra tutto diverso.
Poi, siccome questa è la seconda riscrittura, che vuol dire la terza versione, mi tornano in mente quelle precedenti, le parti tolte, quelle aggiunte e quelle modificate. Vedere tutti gli strati precedenti mi dà delle strane sensazioni, preferirei che la sovrascrittura cancellasse tutto il resto, invece rimane lì, riaffiora e mi turba.
Però al riguardo ho preso una decisione e su questa sono piuttosto ferma, perché è l'unico modo per lavorare meno, ecco perché sono così inflessibile.
Mi attengo rigorosamente all'ultima versione, anche se quel riaffiorare si porta dietro mille dubbi. Li prendo, li lancio fuori dalla finestra e continuo.
E poi è una questione di fiducia nel mio operato. Se avevo tagliato e modificato un motivo ci sarà stato, che motivo ho di mettere in discussione me stessa?
Ecco.
Mi basta sussurrarmi 'talpa, tranquilla, se l'hai fatto vuol dire che andava bene così'.
E proseguo.
Ma un'ombra di dubbio rimane, attaccata a quello strato che vuole riaffiorare.
Questo mio modo di procedere sarebbe esatto se fossi sicura ogni volta di avere operato al meglio, se fossi sicura di essere stata lì presente, consapevole, attenta.
Ehm...
Più di una volta.
Se non sparisci all'istante ti spacco il computer sulla testa!!!
Bene, ora forse posso continuare.
Dicevo.
Che è faticoso.
Innanzitutto perché non posso ascoltare la musica e questo la rende una specie di tortura, infatti ora che sono qui mi sono infilata subito le cuffie nelle orecchie e il mondo sembra tutto diverso.
Poi, siccome questa è la seconda riscrittura, che vuol dire la terza versione, mi tornano in mente quelle precedenti, le parti tolte, quelle aggiunte e quelle modificate. Vedere tutti gli strati precedenti mi dà delle strane sensazioni, preferirei che la sovrascrittura cancellasse tutto il resto, invece rimane lì, riaffiora e mi turba.
Però al riguardo ho preso una decisione e su questa sono piuttosto ferma, perché è l'unico modo per lavorare meno, ecco perché sono così inflessibile.
Mi attengo rigorosamente all'ultima versione, anche se quel riaffiorare si porta dietro mille dubbi. Li prendo, li lancio fuori dalla finestra e continuo.
E poi è una questione di fiducia nel mio operato. Se avevo tagliato e modificato un motivo ci sarà stato, che motivo ho di mettere in discussione me stessa?
Ecco.
Mi basta sussurrarmi 'talpa, tranquilla, se l'hai fatto vuol dire che andava bene così'.
E proseguo.
Ma un'ombra di dubbio rimane, attaccata a quello strato che vuole riaffiorare.
Questo mio modo di procedere sarebbe esatto se fossi sicura ogni volta di avere operato al meglio, se fossi sicura di essere stata lì presente, consapevole, attenta.
Ehm...
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