Tuesday, March 29, 2016

Assurdità.

Nonostante abbia letto molti libri sulla scrittura, pochi consigli sono stata disposta ad ascoltare.
Tra questi, uno che sto a sentire è Stephen King.
Bene, se per stare a sentire si intende che poi metta anche in pratica quello che dice, allora forse l'espressione non è esatta. Diciamo che quando leggo i suoi suggerimenti penso 'Però, interessante questa cosa qui, quasi quasi potrei perfino pensare di farla, un giorno, più in là...molto più in là...'
Ad esempio lui dice che la rilettura di un libro va fatta in un giorno solo, massimo due. Considerando che lui scrive libri di non meno di cinquecento pagine, si può capire quanto siamo diversi. Durante tale rilettura veloce bisognerebbe anche porsi delle domande. L'unica che potrei pormi io, in tempi così ristretti è 'oddio, quanto tempo mi rimane?' e essere aggredita da una tale ansia da non capire niente di quello che ho scritto. Non capisco bene perché ci si debba sottoporre a una simile tortura, gli umani sono pieni di queste pratiche malsane. Probabilmente per lui è l'unico modo per cogliere l'idea di insieme e sicuramente lui ha un cervello molto diverso dal mio, che sono una talpa.
Però, oggi, che è uno dei giorni in cui potrei pensare di affrontare la rilettura del terzo libro, mi trovo già di fronte a interrogativi insolubili, ancora prima di cominciare.
Ne elenco alcuni.
Sono le undici e ventitre. Perché una simile impresa stia tutta in un giorno non andrebbe iniziata alle otto? O peggio alle sette? O peggio ancora alle sei?
Nonostante ora prevalga il sole e l'azzurro, alcune nuvolette si avvicinano. Qualora venisse anche una sola goccia di pioggia io dovrei uscire col mio impermeabilino blu e questo cozzerebbe con il titanico proposito.
Sono appena tornata nella city. Un'impresa simile non mi pare adatta ad ambientarsi. Non sarebbe meglio girellare un po' per la casa, leggere, ascoltare musica e a una certa ora del pomeriggio andare al cinema?
La tana è un po' sporchina. Considerando che è anche arrivato un pacchetto non sarebbe il caso che io la rendessi un degno e lindo contenitore?
Se una talpa ha un aeroplanino in un hangar non può comportarsi come se non ce l'avesse e anche se mi fa paura mettere in moto, chiedere l'autorizzazione al decollo e partire, credo che per il benessere mio e degli uomini reclusi nella talpa room, dovrei farlo. Si può leggere mentre si pilota un aeroplanino? Ponendosi le domande, per di più.
Nel frattempo ho dovuto fare alcune cose urgenti, tipo aggiornare il Talpapod, eliminare iCloud da tutti i miei dispositivi perché lo trovo insopportabile e ciò ha comportato che ora il mio computer scriva, in alto a destra, undici e cinquantasei. È mai possibile?
Nel frattempo sono arrivata alla conclusione che una doccia e una passeggiatina, con relativo consumo di cappuccino, ora e subito, non me la leva nessuno. Come fa il signor King a conciliare tutte queste cose e molte altre che sicuramente spunteranno come funghi nel corso della giornata, con la sua rilettura forsennata?
È impossibile, lui è più scriteriato di TT e mi chiedo perché mai mi sia messa in testa di starlo a sentire.
È evidente che anch'io, a volte, commetto qualche erroruccio.

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