Wednesday, March 16, 2016

Nella notte.

Siccome stanotte mi sono svegliata, ho dovuto un po' pensare.
Erano le 4.04, me l'ha detto l'orologio della caldaia e sono stata contenta, perché se una talpa deve essere svegliata dal suo sonno, che almeno sia un'ora bellina.
A svegliarmi è stato il male a un orecchio, il sinistro.
Mi faceva male anche tutto sotto, come quando mi becca il vento in bicicletta, o sulla tavola o quando mi entra l'acqua del mare e poi ci va dentro lui, sempre il vento.
Ma non mi pareva ci fosse vento stanotte nella mia camerina, a meno che non si fosse fermato al mio risveglio, che è possibile.
Non potendo fare niente, mi sono messa a pensare.
Al museo.
A quella giraffa che ha vissuto in questa città, in un bel parco, per diciotto anni, prima di finire in quel museo e secondo me si vedeva che qui c'era stata bene.
Al fatto che a Londra ci sono andata nel museo di storia naturale. Ecco, a questo qui non gli lega nemmeno le scarpe. Perché diavolo vado fino a Londra per vedere una cosa che ho sotto casa? Beh, certo mica vado a Londra per quello, ma insomma, di sicuro in quel museo londinese non ci vado, la prossima volta che visiterò quella città.
Poi ho pensato anche che forse dovrei prendere uno sciroppo, uno che è fatto di cucchiai ingannevoli, nel senso che sembrano normali e invece per finire quel che c'è dentro impieghi un'ora. Però questo l'ho pensato di notte, mentre ero dolorante e era buio, condizioni in cui lo spirito è debole e condizionabile. Ora è tutta un'altra storia e a comprare lo sciroppo non ci penso neanche.
Poi mi è venuto in mente che forse dovrei tagliarmi i capelli. E cambiare di nuovo parrucchiere. Perché l'ultima volta me li ha tagliati una, che mi aveva consigliato una mia amica, che però li vuole lunghi e non si può andare da una parrucchiera che ama i capelli lunghi per farsi tagliare i capelli corti. Li farebbe brutti per dispetto, poco ma sicuro.
Quindi devo cercarne un altro.
Ho capito che voglio tagliarli perché l'altro ieri stavo disegnando una Witch. In realtà gli esercizi erano sugli occhi e noi sui capelli, ma ho passato un'oretta a disegnare i capelli di lei e a chiedermi da quale parrucchiere andasse per avere un taglio così spettacolare.
Beh, i suoi sono lisci, ma io li vorrei proprio così.
La domanda è: posso andare da un parrucchiere con una foto di una Witch? Ma del resto se è così che li voglio, che ci posso fare.
Poi mi sono riaddormentata e non mi sono svegliata fino alle otto, il che è un vero peccato, perché chissà quanti altri pensieri interessanti avrei potuto produrre.

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