Tuesday, March 29, 2016

Un pacchetto.

'Talpa... (pausa intenzionalmente sostenuta), c'è un pacchetto per te'.
Così mi dice, tutte le volte, il gufo dell'SDA che mi consegna i pacchetti, quindi io ne sono innamorata.
Il rapporto fra noi è partito dall'odio, a dire il vero.
La prima volta che lo incontrai mi lanciò un futon di cento chili nell'androne delle scale, andrino visto quanto è piccino. 
Io gli chiesi, sgomenta 'non me lo porta su?', lui fece un sorriso, disse no e un secondo dopo era scomparso. Io lo odiai a ogni scalino di più. Se si considera che sto al quarto piano, si può facilmente immaginare la quantità di odio che ero riuscita ad accumulare fin lassù. Una volta arrivata, fiera della mia impresa, mi dimenticai del tutto, come spesso accade e non pensai più a lui, fino a quando sentii uno che diceva, nel citofono 'Talpa... (pausa intenzionalmente sostenuta), c'è un pacchetto per te'. Solo quando aprii il portone scoprii che si trattava della stessa persona che mi ero impegnata ad odiare e forse è stata la volta in cui ho veramente capito che la vita è fatta di positivi e negativi che si annullano e mi pentii di non aver scritto su un quadernino tutti i segni più e quelli meno, per vedere come fossi messa nella somma algebrica e cosa ci fosse nella mia vita da pareggiare. 
Il gufetto ha suonato di primo mattino, mentre facevo colazione, ma siccome immaginavo si trattasse di lui, non mi sono innervosita per l'interruzione e quindi ho capito anche questo, che è l'unica persona... ehm volatile che può interrompere la mia colazione senza conseguenze catastrofiche.
Non solo ho lasciato che la interrompesse, ho risposto trafelata, gli ho chiesto due minuti, ho fatto volare via il pigiama e mi sono infilata una tuta, mi sono precipitata giù per le scale dell'odio-amore, ho aperto il portone e lui era lì, svolazzante nella sua divisa col mio pacchetto in mano. 
Sorrideva.
'Ciao, scusa se ti ho fatto aspettare'.
'Non ti preoccupare'.
'Devo firmare qualcosa?'
'No, a posto così. Ciao'.
E è volato via.
È l'unico che non mi fa firmare mai niente, credo firmi lui per me.
Tornata su ho mollato il pacchetto sul tappeto, perché lo faccio, non li apro mai subito. Ho finito la colazione e ogni tanto mi voltavo a guardarlo, perché una casa con un pacchetto dentro non è la stessa che senza pacchetto.
Poi mi sono seduta sullo scalino e l'ho aperto.
Sapevo cosa c'era dentro, anche se il gufo lo dice sempre come se fosse una sorpresa straordinaria. Cosa che è, anche se uno sa cosa c'è dentro, perché ora che nella cassetta delle lettere ci sono solo bollette e non più letterine e cartoline (anche se a me piacciono anche le bollette e per ricevere qualche cartolina mi ero iscritta a postcrossing, ma non ho spedito punte cartoline perché mi sfavollo), i pacchetti sono l'equivalente del biglietto dell'innamorato ai tempi di Jane Austen.
C'era la copia del mio libro riscritto e ristampato.
Ehm...avendo rifatto la copertina uguale, intenzionalmente, perché quando lo ripubblichi non ne tiene memoria, ti chiede di rifarla passo dopo passo come se nulla fosse mai esistito prima e io passo dopo passo l'ho rifatta identica alla precedente. Perché mi piaceva. Ora che il libro è giunto ho pensato che forse avrei dovuto cambiarla almeno un pochino, perché come faccio a distinguere questa versione dalle altre? 
Avevo già pensato di scrivere con una matita blu 'Seconda versione della talpa', quando ho visto che dentro è diverso. Si vede che è nuovo, è più bello, più pulito, è lo stesso eppure è un altro. È bellissimo.
Durante questa ristampa, ho anche scoperto che i formati di impaginazione si sono ridotti e  i libri, a meno che non si rimpicciolisca la scrittura fino a doverla leggere con una lente d'ingrandimento, risultano quasi raddoppiati nelle pagine. Con un po' di accortezze, tipo un'interlinea singola, un margine ridotto e roba così si può arrivare a una via di mezzo.
Questo l'ho mandato così com'era e anche se il sito mi diceva 'attenzione, per rispettare le dimensioni del formato il file è stato ridimensionato', io pensavo 'macché, ma se lo vedo che è uguale e cosa vuoi rimpicciolire tu'.
Invece l'hanno rimpicciolito davvero, quegli attentatori ai libri altrui.
Ma non di molto, mi piace lo stesso.
È lungo 256 pagine
È nuovo, ma è sempre lui.
Così è iniziata la mia giornata.
Potevo chiedere di più?

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