Nella speranza che TT non sia nei paraggi.
Ore 9.00
Mi siedo al computer. Lo apro e lo accendo. Tamburello. Mi alzo, tanto ci vorrà un po'.
Ore 9.30
Torno. Ah, si era acceso, ma si è anche rispento. Che impaziente! Apro il file. Bellino però. Scorro in fondo, lunghetto eh! (mi compiaccio). Ho sete. Mi alzo e bevo. Torno subito però, lui è ancora acceso. Cerco di organizzare il pensiero. Accidenti, mi prude una gotina. La gratto.
Ore 9.40
Dunque, vediamo un po'. Gli inizi sono sempre difficili. Come era buona la colazione, quanto vorrei poterne fare un'altra subito invece di dover aspettare domani. Riporto l'attenzione sul monitor. Accidenti, la gotina mi prude di nuovo. La ri-gratto. Passato. Ora posso scrivere.
Ore 9.50
Ma cosa sarà stato? Starà venendo fuori un brufolo? O mi avrà punto un insetto? E che insetto? Se mi venisse una faccia gonfia e irriconoscibile? Mi è successo già in quarta elementare. Trascurai un prurito e dopo un'ora nessuno era più in grado di riconoscermi. Meglio andare in bagno a controllare.
Ore 10
Ho controllato. Non pare grave ma è un po' arrossata, sarà meglio che la tenga d'occhio. Andrò allo specchio ogni dieci minuti. Dunque, dove ero rimasta? Ah, ecco dovevo ancora iniziare. Chi ben comincia...
Ore 10.10
Ho scritto la prima parolina e sono felice. Lo so, una volta scritta quella, è fatta. Non ci si crede, ma una o mille è esattamente la stessa cosa. Mi rilasso un po', perché tanto ormai sono un pezzo avanti.
Ore 10.20
Devo andare a controllare la gotina. Tanto ho iniziato e sono super tranquilla.
Ore 10.30
La situazione, grazie al mio monitoraggio, non è peggiorata. A volte mi adoro per la mia intelligenza. Posso riprendere a scrivere tranquilla. Ho di nuovo sete. Deve essere il salamino che ho mangiato ieri. Però era buonissimo, vale la pena patire un po' la sete e poi ce l'ho qui a portata di mano, l'acqua.
Ore 10.40.
A pensarci bene, però, forse sarebbe meglio se mi dedicassi prima alla riscrittura, come diceva quella scervellata di TT. Ora che non c'è posso perfino rischiare di darle ragione. Sì farò così, tanto qui ho cominciato, c'è la prima parolina, è fatta. Una è come mille.
Ore 10.50
Sono sull'altro file. Quindi ne ho tre aperti. Che bello. Mi piace saltellare dall'uno all'altro, non è forse segno di vivacità? Ora che ci penso non ho fatto neanche un giro nel web, e potrei guardare che film ci sono oggi al cinema, tanto finirò prestissimo e potrò andare a tutti i cinema che voglio.
Ore 11.00
Ho guardato, li ho visti tutti. Sono così contenta che Leo abbia vinto l'oscar, sono contenta come se l'avessi vinto io. Un'emozione così forte che in effetti mi impedisce di concentrarmi, ma io mi comprendo.
Ore 11.10
Quell'impermeabilino blu, com'era bellino. Ora che ci penso, l'ho visto una settimana fa e potrebbero finirlo e non credo di poter vivere senza. Come posso scrivere con questo pensiero nella testa? E poi rischio di rovinare la mia opera, bisogna essere tranquilli quando si scrive, lo sanno tutti. Sì, credo proprio che andrò. Controllo la gotina, e vado, tanto sarò di ritorno in un battibaleno e in ogni caso ho già iniziato, quindi sono a metà lavoro, anzi di più, una parola è come mille. Vado!
Clic!
Are you sure you want to shut down your computer now?
Gulp!
Ore 9.00
Mi siedo al computer. Lo apro e lo accendo. Tamburello. Mi alzo, tanto ci vorrà un po'.
Ore 9.30
Torno. Ah, si era acceso, ma si è anche rispento. Che impaziente! Apro il file. Bellino però. Scorro in fondo, lunghetto eh! (mi compiaccio). Ho sete. Mi alzo e bevo. Torno subito però, lui è ancora acceso. Cerco di organizzare il pensiero. Accidenti, mi prude una gotina. La gratto.
Ore 9.40
Dunque, vediamo un po'. Gli inizi sono sempre difficili. Come era buona la colazione, quanto vorrei poterne fare un'altra subito invece di dover aspettare domani. Riporto l'attenzione sul monitor. Accidenti, la gotina mi prude di nuovo. La ri-gratto. Passato. Ora posso scrivere.
Ore 9.50
Ma cosa sarà stato? Starà venendo fuori un brufolo? O mi avrà punto un insetto? E che insetto? Se mi venisse una faccia gonfia e irriconoscibile? Mi è successo già in quarta elementare. Trascurai un prurito e dopo un'ora nessuno era più in grado di riconoscermi. Meglio andare in bagno a controllare.
Ore 10
Ho controllato. Non pare grave ma è un po' arrossata, sarà meglio che la tenga d'occhio. Andrò allo specchio ogni dieci minuti. Dunque, dove ero rimasta? Ah, ecco dovevo ancora iniziare. Chi ben comincia...
Ore 10.10
Ho scritto la prima parolina e sono felice. Lo so, una volta scritta quella, è fatta. Non ci si crede, ma una o mille è esattamente la stessa cosa. Mi rilasso un po', perché tanto ormai sono un pezzo avanti.
Ore 10.20
Devo andare a controllare la gotina. Tanto ho iniziato e sono super tranquilla.
Ore 10.30
La situazione, grazie al mio monitoraggio, non è peggiorata. A volte mi adoro per la mia intelligenza. Posso riprendere a scrivere tranquilla. Ho di nuovo sete. Deve essere il salamino che ho mangiato ieri. Però era buonissimo, vale la pena patire un po' la sete e poi ce l'ho qui a portata di mano, l'acqua.
Ore 10.40.
A pensarci bene, però, forse sarebbe meglio se mi dedicassi prima alla riscrittura, come diceva quella scervellata di TT. Ora che non c'è posso perfino rischiare di darle ragione. Sì farò così, tanto qui ho cominciato, c'è la prima parolina, è fatta. Una è come mille.
Ore 10.50
Sono sull'altro file. Quindi ne ho tre aperti. Che bello. Mi piace saltellare dall'uno all'altro, non è forse segno di vivacità? Ora che ci penso non ho fatto neanche un giro nel web, e potrei guardare che film ci sono oggi al cinema, tanto finirò prestissimo e potrò andare a tutti i cinema che voglio.
Ore 11.00
Ho guardato, li ho visti tutti. Sono così contenta che Leo abbia vinto l'oscar, sono contenta come se l'avessi vinto io. Un'emozione così forte che in effetti mi impedisce di concentrarmi, ma io mi comprendo.
Ore 11.10
Quell'impermeabilino blu, com'era bellino. Ora che ci penso, l'ho visto una settimana fa e potrebbero finirlo e non credo di poter vivere senza. Come posso scrivere con questo pensiero nella testa? E poi rischio di rovinare la mia opera, bisogna essere tranquilli quando si scrive, lo sanno tutti. Sì, credo proprio che andrò. Controllo la gotina, e vado, tanto sarò di ritorno in un battibaleno e in ogni caso ho già iniziato, quindi sono a metà lavoro, anzi di più, una parola è come mille. Vado!
Clic!
Are you sure you want to shut down your computer now?
Gulp!
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