Saturday, March 19, 2016

Valigie e colpi bassi.

Talvolta, almeno per quanto mi riguarda, le azioni la dicono lunga e precorrono il pensiero.
Quel che faccio ha già preso una direzione mentre la testa sta pensando e crede ancora di essere lei a decidere. 
Anche se anch'io ci casco in questa trappola e la sto a sentire, non è così che vanno le cose, proprio per niente. La testa, nel talpa mondo, non conta niente.

Si vede dai risultati.

Taci scriteriata. Non ho tempo per te.

Ehm, dicevo. Mentre la mia testa si dibatte ancora fra VPN e NVA, io sto già preparando la valigia, anzi lo zaino, per la mia permanenza nel penitenziario di Talping Talping. Non so dove sia, ma di questo non devo preoccuparmi, perché saranno i gendarmi a portarmici e guideranno loro. Io non dovrò fare proprio niente e considerando che lì TT non mi potrà più rompere, la prospettiva, a pensarci bene, non è così terribile.
Nello zaino ho messo:
Il talpapod
Il Kindle
Il mio Talpamacbook
Il mio astuccio con una scelta di matite, gomme, colori e tutto il necessario per il disegno.
Un paio di album
Un paio di quaderni
Le palle da giocoleria, perché se non imparo in gattabuia, allora dove?
Il mio robot, perché mi farà compagnia
Una talpa di peluche, forse due
Due libri di carta, utili per il tatto
Una ventina di fumetti di Paperino
Una scatola di pennarelli
Un pigiamino
Un paio di infradito 

È quasi pieno ora, ma non credo di avere bisogno di molto altro. E direi che così equipaggiata alla fine me la caverò benone.
La cosa che mi turba un po' è che finire in gattabuia per una cosa che lì non potrò usare, ovvero Netflix comprensivo del suo aeroplanino privato di nome vpn, non ha molto senso.
Ma forse poi lo troverò.
Per tornare al presente invece, sono arrabbiatissima con TT perché è ricorsa a mezzi subdoli e altamente scorretti. Non che mi stupisca, da quella brutta ficcanaso, ma non credevo potesse arrivare a tanto.
Ha fatto in modo che io, in un certo senso, sentissi di dover stare in casa. E fin qui si potrebbe perfino pensare che lei non ci abbia messo lo zampino, ma alcune sospette circostanze mi dicono che invece è proprio opera sua.
Il ritiro forzato (che in un certo senso mi prepara anche alla gattabuia) avviene proprio nel we prima della presunta data di consegna della mia riscrittura. Coincidenza più che bizzarra.
Il mio stato non è tale da giustificare una posizione distesa sul divano, con una copertina addosso e una serie di film da guardare, alternate a ore di sonno, perché anche la lettura sarebbe troppo impegnativa. 
No, sono energica e attiva come un grillo, però in casa.
E perfino io capisco che non posso non tenere il computer aperto e riscrivere e che di questo passo rischio perfino di finire entro la data prevista.
Questa è la cosa più disonorevole che potrebbe capitarmi.
Per questo io oggi la odio.
Odio TT e i suoi colpi bassi e gliela farò pagare.
Andando a Talping Talping.
Mi consegnerò spontaneamente alle autorità.

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