Tuesday, March 15, 2016

Un dono.

Lo dico subito: non è colpa mia!
E lo ripeto.
NON è colpa mia.
Come previsto lei, TT, a un certo punto si è stufata di fare la guardia, (ormai lo so, fa sempre così, basta aspettare un po'), e si è dileguata.
Io a quel punto avevo lavorato per due ore (due ore non sono poche, intendiamoci) e ho pensato fosse saggio occuparmi della mia salute, cosa che quella scervellata non fa.
Poiché delle mie amiche si esibivano in una specie di performance vicino a casa mia, ho pensato di farci un salto per poi fare una passeggiatina per la Montagna-terapia.
Ma non sapevo dove fosse esattamente il posto. Il numero civico che mi ero fatta dare prima di uscire, il nove, non esisteva. Dal sette quella via salta al quindici. Quindi può darsi che fosse una specie di nove e tre quarti in cui bisognava schiantarsi contro la parete per aprire il passaggio, ma siccome le mie amiche non me l'avevano detto ho preferito non farlo di testa mia, dato che sono già malmessa. Uno schianto contro il muro che poi non si apre non era esattamente quel che mi ci voleva.
Si dà il caso che il numero 15 corrispondesse a un grande portone molto invitante e quindi sono entrata, anche se non era il nove. Ho pensato potessero essersi sbagliate.
C'era una portiera.
'Scusi, lei sa se qui oggi c'è una performance, una specie di spettacolo?'
'Mah, non saprei... oggi qui c'è l'inaugurazione di una mostra. L'ingresso è libero per oggi, fino alle 18 e può visitare anche il museo, gratis'.
'Ehm... io in realtà dovrei andare a vedere la performance...'
'Non so dirle di questa performance, questo è un museo e oggi c'è l'inaugurazione. Ma vada, approfitti, oggi è libero'.
Io sono una talpa e come ho detto ho una regola. I regali non si rifiutano mai. Il motivo per cui su questa regola e solo su questa sono così ferrea è che, se si comincia a rifiutarli, i doni, quelli smettono di arrivare e questa è una cosa che io proprio non potrei sopportare.
Quindi sono entrata.
Il museo è di storia naturale e inauguravano una mostra sui rinoceronti.
C'era molta gente elegante. Io l'unica cialtrona che si aggirava fra quella gente e i rinoceronti giganteschi. Ma tanto me ne sono andata subito, per visitare il resto.
È un museo di una bellezza strabiliante. Da non credere che a pochi metri da casa mia esistano simili tesori di cui sono ignara. Questo vuol dire che dovrò cominciare a entrare in tutti i portoni che vedo aperti.
Com'era bellina la giraffa!
E poi ho conosciuto la donnola e la moffetta e gli opossum e mi pareva di essere nell'era glaciale. Gli animali c'erano tutti, mancava solo il bradipo e le meduse. 
A un certo punto mi sono imbizzita e mi è venuto un attacco di tosse bizzosa che stavo di nuovo per tirare il calzino e sono dovuta andare nel giardino.
La temperatura era quella da Montagna-terapia, quindi è chiaro cosa sia a provocare la mia tosse.
Non vedevo le talpe.
Erano le uniche a mancare all'appello, mentre c'era una esageratissima quantità di altri esemplari, che non sto qui a dire.
Poi, dopo essere ripassata in mezzo a tutti quegli smorfiosi che erano lì per i rinoceronti, le ho viste. Ce n'erano quattro. Come sono belline!
Alla fine in quel museo regalato ci ho schiacciato tre ore e quando sono uscita mi hanno quasi richiuso il portone dietro. Mi sa che si sono pentiti del regalo.
Che ci posso fare se ogni volta che esco, mi capitano cose così?
È forse colpa mia?
Ovvio che no.
Però ho capito una cosa che quella scervellata non riesce a cogliere, perché non ci arriva.
Che per pensare di rimanere su questa sedia un tempo ragionevole, devo ricominciare a scrivere. Voglio dire, riscrivere non basta, mi ci vuole roba nuova che mi tenga qui. 
Ma, grazie alle mie passeggiate con dono integrato, ho trovato anche la soluzione.
Durante tutte queste riscritture, scriverò racconti.
Sono meno impegnativi di un romanzo (forse) e sono ottimi esercizi di stile e di contenuto e mi nutrono in questo momento di stop.
Sono un genio.
Ora vado un po' a disegnare.
...
Dov'è che vai? Ora SCRIVI!!!
Ehm, e io che avevo detto? Sei così irascibile. Se anche tu facessi delle passeggiatine saresti più rilassata.

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