Sì certo, va tutto bene, perché?
Ehm...
Più o meno.
No, non ho combinato nulla di grosso.
Non più del solito, insomma.
Va bene, sputo il rospo, che tra l'altro è più grosso di una talpa e mi sta ingolfando l'esofaghino.
L'ho fatto, ieri sera, verso le sette.
Come al solito, non saprei ricostruire i passaggi immediatamente precedenti all'acquisto, perché stavo facendo altro, però poi mi sono ritrovata nel loro sito, tutta dedita all'acquisto, con le zampine che mi tremavano, un po' di paura e un po' di emozione, più paura però.
Si tratta dell'aeroplanino vpn, quello che mi porterà in giro per i Netflix di tutto il mondo. Si tratta di Vedere Più Netflix, che alla fine ha vinto.
Ho letto, acquistato e scaricato.
Sì, certo, tutto bene, lo so fare anch'io.
L'ho avviato e siccome ero frenetica ho aperto troppe finestre, quindi il mio talpabook si è piantato.
Ho dovuto spegnerlo di forza perché si era indispettito e ammutolito. (Ricordo che tutti gli oggetti della talpa bizzosa, sono bizzosi anche loro).
Ho riacceso, inserito le credenziali di accesso che mi erano state gentilmente e prontamente fornite dal terminal e sono partita. Destinazione Stati Uniti. Decollo concesso. Atterrata nel Netflix americano. Anche se sapevo di essere lì, perché era evidente, l'emozione non mi faceva notare le differenze.
Proviamo ad andare in Inghilterra, mi sono detta. Ho chiesto l'autorizzazione al decollo. Ho atteso. Atteso. Atteso. Atteso. (l'ho già detto che non sono paziente?)
Autorizzazione negata.
Umpf. E perché mai? Perché nelle Americhe sì e in England no? Ora te lo faccio vedere io. Riprovo. Autorizzazione negata. Doppio umpf.
La zona sarà affollata, troppi aerei in fase di atterraggio, cambiamo destinazione. Francia. Autorizzazione concessa.
Beh, perché la Francia sì e l'Inghilterra no? Mica lo puoi decidere tu dove devo andare io.
INGHILTERRA HO DETTO! Autorizzazione negata. Triplo umpf.
Va bene, me ne torno negli Stati Uniti che sono più simpatici di voi, inglesi puzzolenti.
Attendo. Autorizzazione negata. Come? Ho detto Stati Uniti, poco fa quei cieli erano liberi. Riprovo. Negata. Allora Canada. Concessa. Riprovo. Negata.
No, non ci siamo.
Non ho acquistato un aeroplano per andarci una volta sola nei posti, ci voglio andare tutte le volte che voglio.
A questo punto occorre fare un passo indietro per spiegare cosa è successo lì, nel terminal, tre secondi dopo che ho effettuato l'acquisto.
'Attenzione a tutti, la talpa ha comprato uno dei nostri velivoli. È a rischio di decollo pericoloso, a rischio di schianto, non ha il brevetto, sta per combinare disastri incommensurabili, tutti ai posti di combattimento, tempo mezz'ora e invierà un mayday. State tutti pronti, perché non ha pazienza e se non rispondiamo subito le conseguenze potrebbero essere fuori dalla portata del globo terrestre!!!'
Previsione esatta. Dopo un quarto d'ora scrivevo.
Faccio un altro passo indietro e torno al libro inutile e forse portatore di guai. Avevo detto che mi sarebbe servito per vedere più netflix e non per imparare l'inglese. L'avevo sottovalutato anche in questo. Il velivolo acquistato è di una compagnia che parla solo inglese e quindi le richieste vanno scritte nella loro lingua, quindi è così che imparerò l'inglese, perché non c'è miglior modo che essere costretti a chiedere aiuto, per imparare una lingua, purtroppo.
Inviato il mayday non me ne sono stata buona ad aspettare, ovviamente, ma ho iniziato a ciacciare dappertutto, senza alcun criterio logico. Quindi non saprei dire perché il mio velivolo abbia ripreso a funzionare a un certo punto, decidendo di portarmi in Inghilterra e in Francia e in Canada e sì, anche due o tre volte nelle Americhe. È molto probabile che avesse smesso per dispetto e che per lo stesso motivo abbia ripreso a funzionare.
Dal terminal, i signori hanno prontamente inviato una serie di direttive di cui non ho capito un accidente. Non le avrei capite in italiano, figuriamoci in inglese.
L'unica cosa che ho capito è che vogliono che li informi sull'esito dell'operazione. Ma io a quel punto, non sapendo più cosa stessi facendo né perché fossi lì e avendo anche un po' di mal d'aria dopo tutto quel girare, ho spento tutto e deciso di rimandare ogni ulteriore operazione.
Al momento in cui scrivo qui lo stato è immutato, non ho riaperto la posta per paura dei rimproveri di quel gruppo di persone ancora chiuse nella stanza per fronteggiare i miei disastri e non ho chiesto altre operazioni di decollo perché mi fanno paura.
Sto buona buona.
Aggiungo che nel breve girello che ho avuto modo di fare nei Netflix stranieri ho avuto il tempo di notare un piccolo (diciamo minuscolo) particolare su cui non mi ero soffermata. I film sono in inglese o in francese o in portoghese e via dicendo.
Ma al momento preferisco non pensarci.
Cosa è un problema simile di fronte al possesso di un aeroplanino personale? Un'inezia, appunto.
Ehm...
Più o meno.
No, non ho combinato nulla di grosso.
Non più del solito, insomma.
Va bene, sputo il rospo, che tra l'altro è più grosso di una talpa e mi sta ingolfando l'esofaghino.
L'ho fatto, ieri sera, verso le sette.
Come al solito, non saprei ricostruire i passaggi immediatamente precedenti all'acquisto, perché stavo facendo altro, però poi mi sono ritrovata nel loro sito, tutta dedita all'acquisto, con le zampine che mi tremavano, un po' di paura e un po' di emozione, più paura però.
Si tratta dell'aeroplanino vpn, quello che mi porterà in giro per i Netflix di tutto il mondo. Si tratta di Vedere Più Netflix, che alla fine ha vinto.
Ho letto, acquistato e scaricato.
Sì, certo, tutto bene, lo so fare anch'io.
L'ho avviato e siccome ero frenetica ho aperto troppe finestre, quindi il mio talpabook si è piantato.
Ho dovuto spegnerlo di forza perché si era indispettito e ammutolito. (Ricordo che tutti gli oggetti della talpa bizzosa, sono bizzosi anche loro).
Ho riacceso, inserito le credenziali di accesso che mi erano state gentilmente e prontamente fornite dal terminal e sono partita. Destinazione Stati Uniti. Decollo concesso. Atterrata nel Netflix americano. Anche se sapevo di essere lì, perché era evidente, l'emozione non mi faceva notare le differenze.
Proviamo ad andare in Inghilterra, mi sono detta. Ho chiesto l'autorizzazione al decollo. Ho atteso. Atteso. Atteso. Atteso. (l'ho già detto che non sono paziente?)
Autorizzazione negata.
Umpf. E perché mai? Perché nelle Americhe sì e in England no? Ora te lo faccio vedere io. Riprovo. Autorizzazione negata. Doppio umpf.
La zona sarà affollata, troppi aerei in fase di atterraggio, cambiamo destinazione. Francia. Autorizzazione concessa.
Beh, perché la Francia sì e l'Inghilterra no? Mica lo puoi decidere tu dove devo andare io.
INGHILTERRA HO DETTO! Autorizzazione negata. Triplo umpf.
Va bene, me ne torno negli Stati Uniti che sono più simpatici di voi, inglesi puzzolenti.
Attendo. Autorizzazione negata. Come? Ho detto Stati Uniti, poco fa quei cieli erano liberi. Riprovo. Negata. Allora Canada. Concessa. Riprovo. Negata.
No, non ci siamo.
Non ho acquistato un aeroplano per andarci una volta sola nei posti, ci voglio andare tutte le volte che voglio.
A questo punto occorre fare un passo indietro per spiegare cosa è successo lì, nel terminal, tre secondi dopo che ho effettuato l'acquisto.
'Attenzione a tutti, la talpa ha comprato uno dei nostri velivoli. È a rischio di decollo pericoloso, a rischio di schianto, non ha il brevetto, sta per combinare disastri incommensurabili, tutti ai posti di combattimento, tempo mezz'ora e invierà un mayday. State tutti pronti, perché non ha pazienza e se non rispondiamo subito le conseguenze potrebbero essere fuori dalla portata del globo terrestre!!!'
Previsione esatta. Dopo un quarto d'ora scrivevo.
Faccio un altro passo indietro e torno al libro inutile e forse portatore di guai. Avevo detto che mi sarebbe servito per vedere più netflix e non per imparare l'inglese. L'avevo sottovalutato anche in questo. Il velivolo acquistato è di una compagnia che parla solo inglese e quindi le richieste vanno scritte nella loro lingua, quindi è così che imparerò l'inglese, perché non c'è miglior modo che essere costretti a chiedere aiuto, per imparare una lingua, purtroppo.
Inviato il mayday non me ne sono stata buona ad aspettare, ovviamente, ma ho iniziato a ciacciare dappertutto, senza alcun criterio logico. Quindi non saprei dire perché il mio velivolo abbia ripreso a funzionare a un certo punto, decidendo di portarmi in Inghilterra e in Francia e in Canada e sì, anche due o tre volte nelle Americhe. È molto probabile che avesse smesso per dispetto e che per lo stesso motivo abbia ripreso a funzionare.
Dal terminal, i signori hanno prontamente inviato una serie di direttive di cui non ho capito un accidente. Non le avrei capite in italiano, figuriamoci in inglese.
L'unica cosa che ho capito è che vogliono che li informi sull'esito dell'operazione. Ma io a quel punto, non sapendo più cosa stessi facendo né perché fossi lì e avendo anche un po' di mal d'aria dopo tutto quel girare, ho spento tutto e deciso di rimandare ogni ulteriore operazione.
Al momento in cui scrivo qui lo stato è immutato, non ho riaperto la posta per paura dei rimproveri di quel gruppo di persone ancora chiuse nella stanza per fronteggiare i miei disastri e non ho chiesto altre operazioni di decollo perché mi fanno paura.
Sto buona buona.
Aggiungo che nel breve girello che ho avuto modo di fare nei Netflix stranieri ho avuto il tempo di notare un piccolo (diciamo minuscolo) particolare su cui non mi ero soffermata. I film sono in inglese o in francese o in portoghese e via dicendo.
Ma al momento preferisco non pensarci.
Cosa è un problema simile di fronte al possesso di un aeroplanino personale? Un'inezia, appunto.
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