No, non faccio niente, mi godo il suo ritorno. Sì sì, lo ascolto e basta, in modo normale.
Così mi ero detta.
Cinque minuti dopo, sempre grazie a una di quelle entità che si impossessano di me, ero seduta nell'ingresso, in un punto equidistante da una presa di corrente e il router, a cercare di compiere la stessa operazione che tempo fa aveva fatto finire il mio stereuccio dritto in ospedale.
Due ore dopo lo odiavo di nuovo, stavo sbizzellando con lui e la mia cena, consistente in una spinacina e dei pisellini, era bruciata. Ho scoperto così che la spinacina, priva del suo involucro che avevo dovuto rimuovere in quanto carbonizzato, sa di segatura. I pisellini non avevano un sapore molto diverso. Nella casa aleggiava un odore non proprio fresco, ma io avevo altro a cui pensare.
Sbizzellare con lui, appunto.
Il che conferma che ogni amore che si rispetti, al ritrovarsi, ritrova anche tutte le sue bizzelle, immutate. È rassicurante.
I tipi del negozio, che sono svariati e quando parli con uno, poi devi spiegare tutto anche a un altro che poi ti fa parlare con un altro ancora, un po' come negli ospedali, che non sono gli stessi che l'hanno operato, perché quello era il luogo di nascita (lo so è complicato, anche per me), mi avevano detto che era semplicissimo, bastava collegare il cavo al router e lui faceva tutto da solo.
Ma non avevano considerato un fatto.
Gli oggetti di una talpa bizzosa, sono bizzosi anche loro. Per averne di calmi e ragionevoli, dovrei diventare così anch'io, ma è più facile che il sole tramonti alle ore 14 e sorga di nuovo alle 18, tanto per dirne una.
Quindi, a noi due.
Cavo o non cavo, continuava ostinato a dirmi che la connessione non ce l'avevo e quando si degnava di provarci, tanto per darmi un po' di soddisfazione, mi diceva, connessione fallita, riprova, come i biglietti che si trovano nei cioccolatini. 'Ritenta, talpa, sarai più fortunata'.
Certo, al negozio mi avevano detto se non ci riesci chiamaci, ma io ormai ero decisa a passare la notte su quell'angolo di pavimento.
Era quasi mezzanotte quando lui, non so assolutamente come e perché, ha alzato un sopracciglio e ha fatto apparire una finestra nel talpapod che diceva 'per caso vuoi che io ingurgiti tutte le impostazioni wifi, qui e subito?' e sotto due opzioni: accetta e rifiuta.
'Popo' di imbecille (non l'ho detto, se no avrebbe richiuso subito la finestra, ma l'ho pensato), ma se non ti sto chiedendo altro da ore!!!!'
E ho pigiato: ACCETTA.
E lui ha smesso di dire che la connessione non ce l'avevo e ha continuato a vivere tranquillo, come se niente fosse mai successo.
Ora segna l'ora giusta, riconosce tutti gli altri dispositivi, e il supporto non si è rotto di nuovo assieme a tutto il resto.
Io ho cenato, priva di appetito, all'ora in cui in genere dormo già da un po' e mi è tornata anche un po' di tosse.
Che, ora si è capito, altro non è che una tosse bizzosa.
Così mi ero detta.
Cinque minuti dopo, sempre grazie a una di quelle entità che si impossessano di me, ero seduta nell'ingresso, in un punto equidistante da una presa di corrente e il router, a cercare di compiere la stessa operazione che tempo fa aveva fatto finire il mio stereuccio dritto in ospedale.
Due ore dopo lo odiavo di nuovo, stavo sbizzellando con lui e la mia cena, consistente in una spinacina e dei pisellini, era bruciata. Ho scoperto così che la spinacina, priva del suo involucro che avevo dovuto rimuovere in quanto carbonizzato, sa di segatura. I pisellini non avevano un sapore molto diverso. Nella casa aleggiava un odore non proprio fresco, ma io avevo altro a cui pensare.
Sbizzellare con lui, appunto.
Il che conferma che ogni amore che si rispetti, al ritrovarsi, ritrova anche tutte le sue bizzelle, immutate. È rassicurante.
I tipi del negozio, che sono svariati e quando parli con uno, poi devi spiegare tutto anche a un altro che poi ti fa parlare con un altro ancora, un po' come negli ospedali, che non sono gli stessi che l'hanno operato, perché quello era il luogo di nascita (lo so è complicato, anche per me), mi avevano detto che era semplicissimo, bastava collegare il cavo al router e lui faceva tutto da solo.
Ma non avevano considerato un fatto.
Gli oggetti di una talpa bizzosa, sono bizzosi anche loro. Per averne di calmi e ragionevoli, dovrei diventare così anch'io, ma è più facile che il sole tramonti alle ore 14 e sorga di nuovo alle 18, tanto per dirne una.
Quindi, a noi due.
Cavo o non cavo, continuava ostinato a dirmi che la connessione non ce l'avevo e quando si degnava di provarci, tanto per darmi un po' di soddisfazione, mi diceva, connessione fallita, riprova, come i biglietti che si trovano nei cioccolatini. 'Ritenta, talpa, sarai più fortunata'.
Certo, al negozio mi avevano detto se non ci riesci chiamaci, ma io ormai ero decisa a passare la notte su quell'angolo di pavimento.
Era quasi mezzanotte quando lui, non so assolutamente come e perché, ha alzato un sopracciglio e ha fatto apparire una finestra nel talpapod che diceva 'per caso vuoi che io ingurgiti tutte le impostazioni wifi, qui e subito?' e sotto due opzioni: accetta e rifiuta.
'Popo' di imbecille (non l'ho detto, se no avrebbe richiuso subito la finestra, ma l'ho pensato), ma se non ti sto chiedendo altro da ore!!!!'
E ho pigiato: ACCETTA.
E lui ha smesso di dire che la connessione non ce l'avevo e ha continuato a vivere tranquillo, come se niente fosse mai successo.
Ora segna l'ora giusta, riconosce tutti gli altri dispositivi, e il supporto non si è rotto di nuovo assieme a tutto il resto.
Io ho cenato, priva di appetito, all'ora in cui in genere dormo già da un po' e mi è tornata anche un po' di tosse.
Che, ora si è capito, altro non è che una tosse bizzosa.
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