Ieri sera mi sono decisa a comunicare con lo staff riunitosi appositamente per rispondere alle mie emergenze.
Si tratta di una decina di persone, chiuse in una stanza chiamata 'Talpa room'. Quelle persone hanno l'ordine di occuparsi solo di me.
Ieri sera ho detto loro che il mio aeroplanino aveva ripreso a funzionare ma che non avevo idea di come fosse accaduto. Ho anche detto che di alcune cose che mi avevano comunicato avevo capito poco e niente. Almeno questo è quel che credo di aver detto, perché è molto probabile che tra quel che volessi comunicare e quel che abbia detto realmente ci sia una certa discrepanza. Quindi vai a sapere.
Ma lì, al terminal, non si sono rilassati dopo la mia comunicazione. Per niente.
“D'accordo. La talpa ha impiegato un giorno intero, ma ha risposto. Per il momento siamo tranquilli, la tempesta pare passata, ma il livello di guardia resta altissimo perché con quella lì non si può mai sapere. Inoltre quando sembra calma, pacifica e accomodante è proprio quando bisogna preoccuparsi, perché di lì a poco capovolge la situazione. Non sopporta la calma. Altra cosa. Attenzione ai tempi. Non si sa per quale motivo non tolleri il tempo di latenza che intercorre tra una domanda e una risposta. Come abbiamo già detto e mostrato su questo grafico, il livello della sua pazienza, in condizioni normali è pari a zero. Vedete qui, non si solleva mai dall'asse orizzontale. Ecco, mentre aspetta una risposta a una sua domanda, il livello si abbassa in modo pauroso, nel migliore dei casi si ferma a valori intorno a meno venti (-20), ma può raggiungere addirittura i meno quaranta (-40). Non sta a noi cercare di capire il perché, però dobbiamo evitare in tutti i modi che sprofondi laggiù perché le conseguenze potrebbero essere terribili. Ecco perché quattro di voi, a turno, resteranno qui, nella talpa room, giorno e notte. Al primo accenno di emergenza, verrete richiamati tutti. L'ordine è e resta: non tergiversate, siate pronti. Comunque, avete fatto un ottimo lavoro anche se non sappiamo che uso ne abbia fatto lei e come sia riuscita a uscire dalla zona di minaccia. Come abbiamo visto nell'analisi iniziale, il più delle volte le sue azioni sono inspiegabili e imprevedibili. Per questo motivo, la massima allerta rimane. Ognuno di voi è pregato di leggere il dossier completo, che sarà aggiornato ogni due ore circa. Al momento non ho altro da aggiungere. Tornate pure al lavoro”.
Questo era il capo del gruppetto. Devo riconoscere che pare piuttosto preparato.
Per quanto mi riguarda, l'aeroplano ieri sera è riuscito nei due brevi decolli di prova che ho richiesto, però l'incidente iniziale ha creato una crepa che mi fa accostare con paura a ogni tentativo di partenza. Lo spirito bizzoso che permea il tutto, compresa me stessa, non aiuta.
Al momento il mio aeroplanino riposa nel mio hangar, con una copertina addosso. È blu, con le ali rosse e delle stelle bianche sulla coda.
Sotto, sulla pancia e anche sopra, c'è scritto “Talpaplane”.
Si tratta di una decina di persone, chiuse in una stanza chiamata 'Talpa room'. Quelle persone hanno l'ordine di occuparsi solo di me.
Ieri sera ho detto loro che il mio aeroplanino aveva ripreso a funzionare ma che non avevo idea di come fosse accaduto. Ho anche detto che di alcune cose che mi avevano comunicato avevo capito poco e niente. Almeno questo è quel che credo di aver detto, perché è molto probabile che tra quel che volessi comunicare e quel che abbia detto realmente ci sia una certa discrepanza. Quindi vai a sapere.
Ma lì, al terminal, non si sono rilassati dopo la mia comunicazione. Per niente.
“D'accordo. La talpa ha impiegato un giorno intero, ma ha risposto. Per il momento siamo tranquilli, la tempesta pare passata, ma il livello di guardia resta altissimo perché con quella lì non si può mai sapere. Inoltre quando sembra calma, pacifica e accomodante è proprio quando bisogna preoccuparsi, perché di lì a poco capovolge la situazione. Non sopporta la calma. Altra cosa. Attenzione ai tempi. Non si sa per quale motivo non tolleri il tempo di latenza che intercorre tra una domanda e una risposta. Come abbiamo già detto e mostrato su questo grafico, il livello della sua pazienza, in condizioni normali è pari a zero. Vedete qui, non si solleva mai dall'asse orizzontale. Ecco, mentre aspetta una risposta a una sua domanda, il livello si abbassa in modo pauroso, nel migliore dei casi si ferma a valori intorno a meno venti (-20), ma può raggiungere addirittura i meno quaranta (-40). Non sta a noi cercare di capire il perché, però dobbiamo evitare in tutti i modi che sprofondi laggiù perché le conseguenze potrebbero essere terribili. Ecco perché quattro di voi, a turno, resteranno qui, nella talpa room, giorno e notte. Al primo accenno di emergenza, verrete richiamati tutti. L'ordine è e resta: non tergiversate, siate pronti. Comunque, avete fatto un ottimo lavoro anche se non sappiamo che uso ne abbia fatto lei e come sia riuscita a uscire dalla zona di minaccia. Come abbiamo visto nell'analisi iniziale, il più delle volte le sue azioni sono inspiegabili e imprevedibili. Per questo motivo, la massima allerta rimane. Ognuno di voi è pregato di leggere il dossier completo, che sarà aggiornato ogni due ore circa. Al momento non ho altro da aggiungere. Tornate pure al lavoro”.
Questo era il capo del gruppetto. Devo riconoscere che pare piuttosto preparato.
Per quanto mi riguarda, l'aeroplano ieri sera è riuscito nei due brevi decolli di prova che ho richiesto, però l'incidente iniziale ha creato una crepa che mi fa accostare con paura a ogni tentativo di partenza. Lo spirito bizzoso che permea il tutto, compresa me stessa, non aiuta.
Al momento il mio aeroplanino riposa nel mio hangar, con una copertina addosso. È blu, con le ali rosse e delle stelle bianche sulla coda.
Sotto, sulla pancia e anche sopra, c'è scritto “Talpaplane”.
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